Page 9 - LA BATTAGLIA DI CIVITATE
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restano dei ruderi) si racconta la leggenda che il Papa celebrò vicino al pozzo la Santa Messa e che
benedisse l’acqua del pozzo e l’esercito. I Normanni, a loro volta guidati dal Conte di Puglia
Umfredo d’Altavilla, si accamparono dalla parte opposta, verso l’odierna San Paolo di Civitate,
essendo separati dall’esercito avversario dalla sola collina. Il 12 Giugno, Papa Leone IX fu ospitato
all’interno delle mura di Civitate dal Vescovo di Civitate “Rodolfo”, dove poteva vedere dall’alto
del campanile della Cattedrale di San Pietro, il suo esercito accampato vicino al Pozzo di San Leo,
e l’esercito dei Normanni. Tra l’11 e il 17 Giugno intercorrono intense trattative tra il Papa e i
Normanni, con l’intento di evitare un inutile spargimento di sangue. Probabilmente per il Papa le
trattative sono anche un espediente per perdere tempo, in attesa delle truppe di Argiro. Mentre
per i Normanni che avevano notato che il loro esercito era molto inferiore da quello del Papa, era
un modo per evitare la perdita della guerra. Le truppe erano composte in questa maniera:
TRUPPE DI PAPA LEONE IX TRUPPE DEI NOMANNI
500 Tedeschi 3000 Cavalli
700 Svevi Pochi fanti, tuttavia forti ed agguerriti
Alcuni contingenti raccolti nelle Marche, Un cospicuo contingente di bene addestrati
Umbria e Abruzzo arcieri
Un gruppo di ribelli disposti più per fare razzia
che mostrare valore
Il 17 Giugno il Papa manda un ultimatum a Umfredo d'Altavilla, con il messaggio: “I Normanni
devono deporre le armi e ritornare alle loro terre; in caso contrario si passerà al fil di spada”. Ma i
Normanni, forse intuendo le vere
intenzioni di Papa Leone IX, alle
primissime luci dell’alba di quel
giorno afoso del 18 Giugno, quando
ancora il Papa aspettava la loro
risposta al suo ultimatum di
abbandonare la Puglia e l’Italia
Meridionale, all’improvviso come
furie scatenate, scendono il pendio
della collina Laso e si abbattono
sulle ancora semiaddormentate
truppe pontificie. È forse la più Figura 11: La collina Laso (con la Torre Venditti) dove i Normanni scesero
all’alba del 18 Giugno 1053 all'attacco dell'esercito del Papa sulla Piana del
memoranda battaglia che registrino Fortore (lato destro della foto) in località Pozzo di San Leo.
gli annali del Papato temporale, che sarà determinate per le sorti dei Normanni in Italia, e dunque
per le sorti della stessa Italia Meridionale. Il Papa, ignaro di quanto sta accadendo e ospite dal
Vescovo Rodolfo, in attesa dell’esito delle trattative, aveva riunito in Assemblea tutti i nobili del
suo seguito e nominato Roberto de Octomarsert Gonfaloniere della città e della battaglia. Quindi
aveva parlato alle truppe incitandole alla lotta contro gli “iniqui Normanni”, concedendo loro
l’Indulgenza Plenaria e facendo in modo che tutti si comunicassero. Ma gli eventi vanno in modo
diverso da quando programmato. I Normanni, giocando d’astuzia, attaccano all’improvviso e cosi il
Papa non può disporre bene le sue truppe e il vantaggio numerico viene vanificato. Durante la
battaglia l’esercito Papale si trova in grande svantaggio e disorientamento, e molti muoiono in
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