Page 5 - LA BATTAGLIA DI CIVITATE
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comprendeva quattro case, un pozzo e
una fossa per conservare il frumento.
All’interno della città lungo gli anni fu
edificato anche il Castello di Civitate.
Possiamo inoltre elencare alcuni
sobborghi come quelli di San Matteo
situato a nord di Civitate dove si trovava
un Ospizio. San Simone un sobborgo
verso la strada di San Severo
denominato all’epoca di Civitate
“suburbium sancti Symeonis”. Il
sobborgo di Bassano era un agglomerato
di casolari situato lungo la strada di San
Paolo, in questo sobborgo si
producevano ottimi vini. Altri sobborghi
e tenimenti erano sparsi nel territorio,
Figura 3: Cartina di Civitate all'inizio della fondazione per citarne solo alcuni: Camerota
(Cammerata) oggi diventata parte di
un quartiere di San Paolo di Civitate, in questi terreni erano coltivati frumento e in parte dedicato
al pascolo. Radicosa, terreni situati sull’attuale Torrente Radicosa in agro di San Paolo di Civitate.
Rivellur (Rovello) dove c’erano e ci sono ancora grandi estensioni di uliveti da produzione di olio di
alta qualità, questi terreni si trovano appena fuori la cittadina di San Paolo di Civitate seguendo
via San Francesco. Sanctus Marcianus (San Marzano) dove si trova l’attuale Bosco di San
Marzano. Sancta Margarite (Santa Margherita) tra Civitate e Serracapriola, dove si coltivavano
molti ortaggi. Terra Sancti Pauli (le terre di San Paolo), qui c’erano vigneti e uliveti e la chiesa di
San Paolo dei Greci (tutt’ora esistente) oggi su questi terreni c’è la cittadina di San Paolo di
Civitate. Vallis Sancti Felicis (Vallone di San Felice) qui c’era l’allevamento di cavalli. Yscla (Ischia)
cominciava quasi alle porte di Civitate, su via Santo Sepolcro. Per quando riguarda l’acqua, bene
di vitale importanza, nei territori di Civitate non ne mancano,
infatti ci sono stati e ci sono vari fondi di acqua potabile,
come il Pozzo di San Leo e le Tre Fontane. Sicuramente
Civitate sfruttò la sorgente vicinissima alla città, dalla parte
di Porta Serra, nel Vallone del Canneto, dove c’è la Sorgente
di Civitate. Per quando riguarda la viabilità sul fiume Fortore,
che ai quei tempi è sempre stato un fiume molto ambio e
impetuoso dalle forti correnti (oggi ridotto in un piccolo
fiume a causa dello sbarramento della Diga di Occhito), era
sfruttato l’antico ponte Romano, dove oggi si possono
vedere solo i ruderi dei piloni del ponte. Civitate a subito vari
cambiamenti nel corso del tempo, dovuti dalla storia e dai
vari terremoti che hanno sempre scosso queste terre. Le
monte in circolazione erano: il soldus, grana, denarius, e il
tareno.
Figura 4: Sorgente di Civitate
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