Page 4 - LA BATTAGLIA DI CIVITATE
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CIVITATE: UNA CITTA’ MEDIEVALE
C
ivitate come attestano fondi storiche, è nata tra la primavera e l’estate del 1017 quando le
truppe Bizantine e quelle di Melo da Bari vengono a battaglia per il controllo del corso
finale del fiume Fortore, con il risultato finale della vittoria dei Bizantini, ma la fondazione
della città possiamo ufficializzarla tra gli anni 1018-1019. I Bizantini venendo in possesso di questo
territorio, dove c’era l’antica città romana di Teanum Apulum, che si estendeva da Coppa
Mengoni al Tratturo l’Aquila-Foggia, notarono che la città versava in condizioni disastrose, cosi
ricostruirono una nuova città su quella esistente. Raggrupparono i cittadini in modo più compatto
in unico punto, che sarà la località di Pezze della
Chiesa (vedi Figura 2). La città fu sviluppata su
questo colle all’altezza di circa 172 mt, e si
affacciava a Nord sulla Valle del Fortore e del
suo affluente Staina, a Sud invece era protetta
dalla collina di Coppa Mengoni, che i Civitesi la
chiamavano “Caput Sancti Marci”. La città di
Civitate fu circondata da robustissime mura e da
un fossato scavato a semicerchio e fortificato da
delle torri. Civitate aveva la forma di un
quadrilatero con i lati disuguali, con svariate
porte nei muri. Il sito appare strategicamente
importante, in quanto domina parte della Valle
del Fortore, e dista meno di cinquecento metri Figura 2: Civitate e il suo territorio
dal tracciato della via Litoranea Adriatica, che
risaliva il ripido valico del Vallone del Canneto in un punto facile da tenere sotto controllo. Questa
strada, già importante anticamente, nel medioevo era percorsa anche dai pellegrini che si
recavano al Santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo e che qui facevano tappa.
Con il tempo Civitate divenne ricca e importante e per la sua posizione geografica, nel 1059
divenne capoluogo della Capitanata nel Concilio di Melfi e Sede Vescovile. Civitate nel periodo di
massimo splendore, contava circa tremila abitanti nel suo borgo, con famiglie nobili, borghesi e
agricoltori. Le case della città dovevano essere come le classiche case di un borgo Medievale, tipo
come quelle di Serracapriola. Le chiese nella città erano: la Cattedrale di San Pietro, la chiesa di
Santa Croce, la chiesa di Santa Sofia, la chiesa di San Matteo, e le due chiese non rappresentate
nella foto, quella di San Marco e Santa Maria. Altre chiese erano al difuori della mura della città
sorte poi nel tempo nei vari sobborghi e campagne, e successivamente alcune inglobate
nell’espansione della città, ed erano le chiese di: San Simeone, San Felice, Sant’Antonino, San
Michele, Santa Lucia, San Severino, San Marciano (divenuta poi San Marzano), San Nicola costruita
con la grotta (successivamente Pietro da Morrone che diverrà Papa Celestino V, edifica un
monastero accanto alla chiesa), San Giovanni Evangelista, San Giovanni Battista, Santa Margherita
(appena al difuori della città), Sant’Angelo (era un monastero), Santo Sepolcro, San Leone IX (nei
pressi del Pozzo di San Leo), San Tommaso, San Andrea, Sant’Antonio e San Paolo. Abbiamo
testimonianza di un palazzo adiacente alla Cattedrale di San Pietro, con un grande cortile che
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