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Vademecum Desaleo                                         950° anniversario Battaglia di Civitate


                 etereogeneo esercito.

                     Il luogo di concentramento delle truppe è Sala, presso il Biferno. L'intenzione
                 del papa è di attaccare i Normanni dal confine che storicamente era risultato il più

                 debole della Puglia, quello settentrionale, tanto più che la fortezza di Civitate è

                 ancora controllata dai Bizantini, suoi alleati. Leone IX mira a congiungersi nella
                 Daunia con le forze di Argiro e insieme attaccare i Normanni. Ma gli uomini di

                 Gualtiero d'Amico, che controlla Lesina e Ripalta, fanno buona guardia e, accortisi

                 del  tentativo  d'invasione  delle  truppe  pontificie,  danno  subito  l'allarme,
                 permettendo  all'esercito  normanno  di  farsi  incontro  al  nemico  e  di  bloccarlo

                 presso la piana di Civitate.

                 Il 10 giugno 1053 il papa è a San Vincenzo al Volturno, dove rilascia un privilegio
                 in  favore  dell'abbazia.  L'11  giugno  l'esercito  pontificio  guada  il  Fortore  sotto

                 Civitate, accampandosi ai piedi di una piccola collina, nei pressi del torrente Staina.

                 Trattasi, con ogni probabilità, della collina di Laso, dove oggi si trova la Torre
                 Venditti, a pochi chilometri a ovest di San Paolo. La tradizione chiama il


                 Pozzo che si trova in questa zona, tra la colina e lo Staina, il Pozzo di San
                 Leo, a ricordo dell'accampamento che il papa eresse nei suoi paraggi.

                      I Normanni, a loro volta, guidati dal conte di Puglia Umfredo d’Altavilla,
                 si   accampano  dalla  parte  opposta,  verso  San  Paolo,  essendo  separati

                 dall'esercito avversario, come riferiscono le fonti," dalla sola collina.

                      L'esercito normanno, circa la metà di quello pontificio, è formato dai
                  Normanni  del  Principato  di  Benevento,  guidati  dal  conte  Girardo  di

                  Buonalbergo, da quelli stabilitisi da poco nei Gastaldati di Telese e Boiano,

                  guidati dai conti Ugo e Ranulfo, dai Normanni di Aversa, guidati dal conte
                  Riccardo  Quarrel,  futuro  principe  di  Capua,  dai  Normanni  di  Calabria,

                  guidati da Roberto il Guiscardo, futuro conte e poi duca di Puglia, oltre ai

                  Pugliesi di Umfredo, tra cui Gualtiero di Lesina e Civitate.

                      Tra  l’11  e  il  17  giugno  intercorrono  intense  trattative  tra  il  papa  e  i
                  Normanni,  con  l'intento  di  evitare  un  inutile  spargimento  di  sangue."

                  Probabilmente  per  il  papa  le  trattative  sono  anche  un  espediente  per

                  prendere tempo, in attesa delle truppe dì Argiro. Ma  i Normanni, forse
                  intuendo le vere intenzioni di Leone IX. alle primissime luci dell'alba del 18

                  giugno, quando ancora il papa aspettava la loro risposta al suo ultimatum


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