Page 26 - LA BATTAGIA DI CIVITATE_unita
P. 26
Vademecum Desaleo 950° anniversario Battaglia di Civitate
subito due insuccessi presso Taranto e Crotone, non giunse a tempo e venne poi
sconfitto appena sbarcato a Siponto. Mentre i superstiti del suo esercito cercavano
rifugio nelle località vicine, lo stesso Argiro era costretto alla fuga ed a ripararsi a
Vieste, ove rimase a lungo bloccato.
Dal canto suo Leone IX, dopo aver ottennio dall'imperatore Enrico III il
riconoscimento dei diritti della Chiesa di Roma sull'Italia meridionale, si impegna
decisamente in una politica (perseguita anche dai suoi successori), finalizzata ad
imporre l'esercizio effettivo della sua autorità. Nell'aprile del 1053 dava quindi inizio
alla spedizione anti-normanna, cui partecipavano contingenti provenienti da varie
parti dell'1talia meridionale e centrale, oltre a un folto gruppo di mercenari
tedeschi. Il 29 maggio il suo esercito era a Montecassino; il 16 giugno giungeva al
Biferno. Questo percorso trova una plausibile spiegazione nell'intento del pontefice
di congiungersi con le truppe di Argiro, evitando le vie controllate dalle piazzeforti
di Bovino e di Troia, già nelle mani dei Normanni. Questi ultimi intanto, ben
consapevoli dell'entità della posta in gioco, avevano raccolto tutte le forze
disponibili con i relativi condottieri, disponendosi a fronteggiare le forze pontificie
lungo le rive del Fortore, nei pressi di Civitate.
II giorno della resa dei conti sul campo di battaglia stava per scoccare: era all'alba
del 18 giugno 1053.
Pag. 25 a 36