Page 27 - LA BATTAGIA DI CIVITATE_unita
P. 27
Vademecum Desaleo 950° anniversario Battaglia di Civitate
CIVITATE: DALLA NASCITA ALLA BATTAGLIA
LA FONDAZIONE: PERIODO BIZANTINO.
a cura del dott. Giuseppe Di Perna, Società di Storia Patria per la Puglia
Tra il IX e X secolo, la riconquista bizantina di quelli che erano i territori
del Principato longobardo di Benevento, avviata nell'876 con Basilio I il
Macedone, porta alla formazione di tre themi' di quella che viene chiamata
la Longobardia minor: il thema di Calabria, con capitale Reggio, il thema di
Lucania, con capitale Tursi, e il thema della Longobardia minor
propriamente detta, la Puglia, con capitale Bari.
Intorno al 970 questi tre themi vengono riuniti in un'unica entità politi-
co-amministrativa, il Catepanato d'Italia, con a capo il catepano, anch'egli
nominato direttamente da Costantinopoli.
Nel 986 i Bizantini riescono a portare stabilmente i confini al Fortore,
includendo, quindi, quel che restava dell'antica Teanum Apulum.
Come già sostenuto, certamente tra i ruderi di Teanum vivevano nuclei
sparsi di popolazione indigena, e cioè longobarda, che a piccoli gruppi
sparsi si erano insediati in quella che era stata la grande area urbana della
città, la Civitas o la Civitate, come con un latino volgarizzato dovettero
chiamarla. Naturalmente questi insediamenti non costituivano una città,
ma solo piccoli nuclei rupestri all'interno dei ruderi della Civitate.
Il confine settentrionale del Catepanato bizantino è segnato dal Fortore,
che divide le terre in mano ai Greci da ciò che rimane dell'antico Principato
di Benevento, che comprende le città longobarde di Civita a Mare o Gaudia
(oggi scomparsa), alla foce del Fortore, Campomarino, Serracapriola e
Larino.
Dalla parte bizantina il confine è difeso dalle città fortificate di Lesina e
Ripalta.'
Nel giugno del 1017, l'invasione del Catepanato da parte di Melo da Bari
che dopo essere stato respinto mentre tentava d1 guadare il Fortore presso
Ripalta riesce a passare proprio guadando presso I ruderi di Teanum,
Pag. 26 a 36