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Vademecum Desaleo 950° anniversario Battaglia di Civitate
I NORMANNI PADRONI DELL'ITALIA MERIDIONALE.
Dopo la battaglia di Civitate cadono anche, a una a una, le altre città-
fortezze bizantine: Dragonara, Fiorentino, Lucera, Troia, eccetera.
Nel 1054 muore Leone IX e con lui l'illusoria politica di poter cacciare i
Normanni dall'Italia Meridionale. Nel 1059 Niccolò II, preso atto della cosa
e intuendo che i Normanni potevano tornare molto utili nella difesa della
Chiesa contro l'assoggettamento e le intromissioni dell'imperatore
tedesco. decide di cambiare politica e di inaugurare una nuova fase di
alleanza con essi. Così, nell'agosto del 1059, al Concilio di Melfi, incorona
Roberto il Guiscardo, che era succeduto al fratello Umfredo nel 1056 come
conte di Puglia " duca di Puglia Calabria e Sicilia", facendolo vassallo diretto
della Santa Sede. Nasce così quello Stato Meridionale che, trasformandosi
in Regno di Sicilia nel 1130, durerà fino all'unità d'Italia.
Molto si discute sull'importanza della conquista normanna. È fuor
dubbio che ad essa va il grande merito di aver riunificato, dopo secoli di
divisione, l'Italia Meridionale. Molti addossano ai Normanni la colpa di aver
introdotto nell'Italia Meridionale il sistema feudale; altri di aver creato uno
stato accentratore soffocando i nascenti liberi comuni, che invece poterono
svilupparsi nell'Italia Centro-Settentrionale.
Ma, a mio avviso, i primi sono nel torto, perché, se sistema feudale ci fu,
questo riguardò solo la prima fase, quella della conquista e del
consolidamento. Dopo il 1130, con la creazione del Regno, i Normanni
misero su uno Stato che era il più avanzato dell'Europa Occidentale, con
una amministrazione centrale che controllava tutto il territorio, relegando i
conti quasi solamente al compito di capi militari. Essi, tra le altre cose,
divisero lo Stato in undici Giustizierati, ognuno dei quali aveva a capo un
Giustiziere di stretta nomina regia, l'unico delegato ad amministrare la
giustizia civile e penale. Essi crearono così uno Stato dove le leggi erano
leggi per tutti. È proprio questo, del resto, che fa gridare al soffocamento
delle libertà comunali. Ma, a ben vedere, se il Medioevo, in ultima analisi,
non è stato altro che la dissoluzione dei diritti dello Stato di battere moneta,
fare le leggi, giudicare le persone, difendere i cittadini, lo Stato normanno,
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