Page 36 - LA BATTAGIA DI CIVITATE_unita
P. 36

Vademecum Desaleo                                         950° anniversario Battaglia di Civitate


                             I NORMANNI PADRONI DELL'ITALIA MERIDIONALE.


                     Dopo la battaglia di Civitate cadono anche, a una a una, le altre città-

                 fortezze bizantine: Dragonara, Fiorentino, Lucera, Troia, eccetera.

                      Nel 1054 muore Leone IX e con lui l'illusoria politica di poter cacciare i
                 Normanni dall'Italia Meridionale. Nel 1059 Niccolò II, preso atto della cosa

                 e intuendo che i Normanni potevano tornare molto utili nella difesa della

                 Chiesa  contro  l'assoggettamento  e  le  intromissioni  dell'imperatore
                 tedesco.  decide  di  cambiare  politica  e  di  inaugurare  una  nuova  fase  di

                 alleanza con essi. Così, nell'agosto del 1059, al Concilio di Melfi, incorona

                 Roberto il Guiscardo, che era succeduto al fratello Umfredo nel 1056 come
                 conte di Puglia " duca di Puglia Calabria e Sicilia", facendolo vassallo diretto

                 della Santa Sede. Nasce così quello Stato Meridionale che, trasformandosi

                 in Regno di Sicilia nel 1130, durerà fino all'unità d'Italia.
                     Molto  si  discute  sull'importanza  della  conquista  normanna.  È  fuor

                 dubbio che ad essa va il grande merito di aver riunificato, dopo secoli di

                 divisione, l'Italia Meridionale. Molti addossano ai Normanni la colpa di aver
                 introdotto nell'Italia Meridionale il sistema feudale; altri di aver creato uno

                 stato accentratore soffocando i nascenti liberi comuni, che invece poterono

                 svilupparsi nell'Italia Centro-Settentrionale.
                     Ma, a mio avviso, i primi sono nel torto, perché, se sistema feudale ci fu,

                 questo  riguardò  solo  la  prima  fase,  quella  della  conquista  e  del

                 consolidamento.  Dopo  il  1130,  con  la  creazione  del  Regno,  i  Normanni
                 misero su uno Stato che era il più avanzato dell'Europa Occidentale, con

                 una amministrazione centrale che controllava tutto il territorio, relegando i

                 conti  quasi  solamente  al  compito  di  capi  militari.  Essi,  tra  le  altre  cose,
                 divisero lo Stato in undici Giustizierati, ognuno dei quali aveva a capo un

                 Giustiziere  di  stretta  nomina  regia,  l'unico  delegato  ad  amministrare  la

                 giustizia civile e penale. Essi crearono così uno Stato dove le leggi erano
                 leggi per tutti. È proprio questo, del resto, che fa gridare al soffocamento

                 delle libertà comunali. Ma, a ben vedere, se il Medioevo, in ultima analisi,

                 non è stato altro che la dissoluzione dei diritti dello Stato di battere moneta,

                 fare le leggi, giudicare le persone, difendere i cittadini, lo Stato normanno,


                                                                                                  Pag. 35 a 36
   31   32   33   34   35   36   37   38