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Vademecum Desaleo                                         950° anniversario Battaglia di Civitate


                 impediva  loro  ogni  rifornimento  dalle  campagne.  Perdurando  a  lungo

                 questo  stato  di  cose,  nel  I  048,  la  città  dovette  arrendersi  ad  Umfredo,
                 mentre  lo  scontro  tra  Bizantini  e  Normanni  riprendeva  a  divampare

                 ovunque con violenza.

                     In quello stesso anno Brunone di Egisheim, vescovo di Toul, venne eletto
                 papa su designazione dell'imperatore Enrico III: egli assunse così il nome di

                 Leone IX. Spinto molto probabilmente sia dal suo zelo per la riforma della

                 Chiesa sia da motivazioni di politica temporale (come, per esempio, quelle
                 riguardanti il possesso di Benevento), Leone IX pensò bene di intervenire

                 subito nelle vicende dell'Italia meridionale.

                 Sin dai primi mesi del 1049, verso la fine di febbraio o verso gli inizi di marzo
                 Leone  IX  decise  di  recarsi  in  pellegrinaggio  alla  grotta  di  S.  Michele  sul

                 Gargano, facendo tappa a Montecassino.

                 È verosimile che l'intento devozionale del pontefice non escludesse affatto
                 il proposito di rendersi conto direttamente della situazione che si era creata

                 in  queste  zone  del  Mezzogiorno.  I  Normanni  si  andavano  tra  l'altro

                 estendendo sempre più a danno del principato di Benevento; avendo ormai
                 nelle loro mani le piazzeforti di Ascoli, Bovino e Troia, essi controllavano le

                 strade principali che dal Beneventano conducevano in Puglia.

                      L'anno  seguente,  nel  1050,  i]  papa  intraprese  un  nuovo  viaggio
                 nell'Italia meridionale, recandosi in tutti i centri più importanti dal punto di

                 vista  politico,  come  a  Salerno,  Capua  e  Benevento.  In  quell'occasione

                 raggiunse anche Siponto, ove convocò un sinodo. Secondo il Gay, la scelta
                 di Siponto si spiega senza dubbio con le motivazioni generali dell'azione

                 riformatrice del papato, ma anche con ragioni specifiche, quali la presenza

                 nella stessa area di Bizantini e di Latini, con la instabilità delle diocesi e con
                 la  rivalità  (più  o  meno  latente)  tra  le  metropoli  longobarde  del

                 Mezzogiorno  e  gli  arcivescovi  nominati  dai  Bizantini.  Questa  situazione

                 poteva  favorire  ovviamente  la  decadenza  della  disciplina  ecclesiastica  e
                 rendere più difficile la repressione dei disordini. Durante il sinodo, il papa

                 depose due arcivescovi accusati di simonia; uno di loro era certamente lo

                                                                           , la scelta di Siponto quale
                 stesso arcivescovo di Siponto. Secondo Fuiano
                 sede del sinodo presieduto dal pontefice, dopo quello di Salerno e prima


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