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Vademecum Desaleo 950° anniversario Battaglia di Civitate
I NORMANNI ALL'ALBA DI CIVITATE
a cura del prof. Pasquale Corsi, Docente Ordinario di Storia Medievale e
Bizantina Università di Bari
Sulle vicende che portarono alla conquista, da parte dei Normanni, del
Mezzogiorno d'Italia esiste da tempo una bibliografia assai vasta, che viene
continuamente aggiornata ed incrementata dalle ricerche di specialisti e di
Istituti culturali. Questi avvenimenti abbracciano complessivamente un
percorso di quasi due secoli, a voler tralasciare le loro conseguenze sulla
cosiddetta "lunga durata", in riferimento soprattutto alla formazione del
Regno di Sicilia e alle strutture feudali.
Alcuni episodi di notevole importanza, nel contesto di tali vicende, si
svolsero proprio in Capitanata, soprattutto nella fase precedente la
definitiva conquista della Sicilia, portata a compimento (com'è noto) verso
la fine del secolo Xl.
Uno degli eventi coevi di maggior rilievo, tra quelli che si annoverano
nella zona più settentrionale della Puglia, fu certamente lo scontro noto
come battaglia di Civitate, che vide fronteggiarsi il 18 giugno del 1053 le
schiere normanne e quelle guidate da papa Leone IX. Questa battaglia, che
è stata oggetto di una minuziosa ricostruzione in un saggio del 1049 di
Michele Fuiano, risultò in effetti determinante per il consolidamento dei
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nuovi assetti politici e territoriali. Successivamente la Capitanata fu
coinvolta, più o meno direttamente, nei processi di trasformazione
economico-sociale e culturale innescati dalle conquiste normanne, ma non
svolse più un ruolo così centrale. Non a caso, sono state opportunamente
ridimensionate alcune tesi storiografiche di stampo ottocentesco, che
ritenevano di assegnare alla città di Troia la funzione di strenua
rivendicatrice delle libertà comunali nel Meridone. Queste tesi, certamente
non prive dì fascino e di suggestioni, non sembrano però suffragate da
solide testimonianze e sono anzi smentite dal confronto con altre e più
fondate esperienze. Più in generale, sembra ancora valido il giudizio
sintetico espresso dal Carabellese, riguardo alla situazione della Capitanata
Pag. 20 a 36