Page 20 - LA BATTAGIA DI CIVITATE_unita
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Vademecum Desaleo 950° anniversario Battaglia di Civitate
seguiva questo tracciato verso sud-est fino al torrente Radiosa, poi, in
contrada Torre Gramigna, si deviava lungo un tratturo minore, il braccio
Nunziatella-Stignano, che passava ad oriente di S. Severo presso la mass.
Torre dei Giunchi, con vari collegamenti verso la città. I viandanti diretti al
santuario di S. Michele continuavano a seguire il percorso verso il Gargano
e valicavano il torrente Candelaro in contrada Brancia, dove era il casale di
S. Eleuterio", sorto forse nel sito di Ergitium, un punto di sosta della via
Litoranea.
La strada per S. Eleuteno è già ricordata nel 1189 ma in seguito non doveva
essere più comoda da percorrere, se nel novembre del 1314 l'universitas di
S. Severo comunica alla regina Sancia che fra Civitate e S. Eleuterio manca
un luogo adatto per la sosta dei pellegrini che si recano a Monte S. Angelo
e chiede che la strada venga deviata per S. Severo. Non sappiamo quando
e come sia stata esaudita questa richiesta, ma, dopo l'abbandono di
Civitate, S. Severo diviene una tappa obbligata lungo tale itinerario.
Tutte le strade rurali attualmente esistenti tra il sito di Civitate e il canale
Rovello e che formano un reticolo simmetricamente ordinato, derivano da
un appoderamento di terre demaniali, eseguito verso il 1818 e che ha diviso
quei terreni in fasce di circa 200 mt di larghezza, con 251 particelle date in
enfiteusi a cittadini di S. Paolo. Ciò ha completamente trasformato quel che
rimaneva della viabilità originale, così che ora è difficile individuare presso
il rudere romano del Torrione in qual modo la "via profondasi verso San
Paolo al Sud Est sollo tre rialzi o monticelli equidistanti verso Est, detti
fortezze":"
Dopo il XVI secolo, l'area della città e il suo interland vengono ridotti a
pascolo e con l'abbandono della ormai inutile strada per S. Paolo, si tronca
quel cordone ombelicale che univa l'antica e la moderna Civitate. La
rioccupazione del sito, come abbiamo visto, è storia recente.
Vittorio Russi
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