Page 9 - LA BATTAGIA DI CIVITATE_unita
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Vademecum Desaleo 950° anniversario Battaglia di Civitate
muraglia deve aver sostituito la probabile palizzata originale; forse una
parte di questo muro è quella ancora visibile al limite nord-ovest del sito,
proprio sul ciglio verso la valle del Fortore. Le altre proprietà elencate nella
suddetta donazione riguardano dei terreni e possono interessare per i
toponimi, come Candelaro, ad oriente della città; montem Granato: vadum
Corrario (Carrario?); Iscia longa, che ritroviamo successivamente, e relativi
anche a località lontane da Civitate, come S. Nazario con i suoi mulini. Un
caso dubbio è quello della chiesa di S.Maria "que dicitur ad Banza", che
sembrerebbe riferirsi ad un altro abitato, Banzìa, che si trovava poco a
nord-est di San Severo.
L'antipapa Anacleto II, nel maggio del 1136, conferma i possessi del
monastero di S. Maria di Tremiti, che comprendono, nell'ambito di
Civitate, le chiese dì S. Felice, S. Simeone e S. Giovanni. Le prime due le
ritroviamo in un documento di papa Alessandro III, stilato nel luglio 1172,
che non cita quella di S. Giovanni, non sappiamo se per una semplice
omissione o perché non più esistente; ma, nel XIV secolo ci sono, a Civitate,
ben due chiese dedicate a questo santo, una intitolata al Battista e una
all'Evangelista
.
Tra il XII ed il XIII secolo il nostro abitato si è esteso ben oltre l'aggere
bizantino; purtroppo, la documentazione dell'epoca ci offre ben pochi
indizi.
Abbiamo per lo più elenchi di chiese, che appaiono spesso di difficile
localizzazione e che riescono a dare una visione molto limitata dell'impianto
urbanistico di Civitate, anche perché spesso appaiono inserite in un
contesto di borgate aperte, con aree agricole frammiste alle abitazioni. Un
aiuto ci viene dalle fotografie aeree, che ci mostrano a circa 300 mt. dal
nucleo antico della città la traccia di una vasta recinzione, che inizia
dall'apice meridionale del vallone del Canneto e forma un semicerchio che
attraversa la stradetta moderna che porta verso la "Chiesa", un centinaio di
metri a nord di quota 177. Poi, questa traccia raggiunge una depressione
che defluisce verso nord fino a raggiungere il vecchio aggere quasi sul
bordo della collina e che potrebbe corrispondere al nuovo limite
occidentale della città. Quest'area di forma irregolare, corrisponde sul
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