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Vademecum Desaleo                                         950° anniversario Battaglia di Civitate


                 chiamata anche Guadia dai longobardi". che sorgeva presso un punto di

                 approdo sulla foce antica del Fortore". 3) Civitate era il nome di un villaggio
                 già esistente.

                     In  base  ai  dati  disponibili,  quest'ultima  possibilità  ci  sembra  la  più

                 accettabile.  Dopo  la  disastrosa  sconfitta  di  Melo  da  Bari  a  Canne,
                 nell'ottobre del 1018, il catapano Basilio Bojohannes, memore anche delle

                 due  disfatte  subite  dagli  eserciti  bizantini  l'anno  precedente,  decide  di

                 rendere più sicuro il confine con il principato longobardo di Benevento.
                 Vengono  così  realizzati  dei  nuclei  fortificati  nei  punti  strategici  che

                 controllano  strade  e  valichi  verso  l'Appennino,  come  a  Fiorentino,

                 Montecorvino, Tertiveri e Troia; oppure guadi o ponti sul Fortore, come a
                 Dragonara, Civitate e, sicuramente, anche a Ripalta, che con Lesina sbarrava

                 la frontiera settentrionale del Tema di Langobardia.

                     Certamente non è un caso che in tutti gli insediamenti dislocati lungo

                 questo limes si trovino resti romani o tardo-antichi. I reperti altomedievali
                 sembrano più sporadici, forse perché di difficile datazione, ma la sensazione

                 è che nessuno di questi siti fosse completamente deserto agli inizi dell'XI

                 secolo. Più che fondare nuovi abitati, i bizantini inizialmente debbono aver
                 fortificato piccole borgate già esistenti, accentrandovi la popolazione rurale

                 sparsa;  anche  la  denominazione  di  alcuni  di  questi  siti  può  essere

                 antecedente alla formazione del limes. La novità consiste piuttosto nello
                 status di città conferito successivamente a questi abitati, con uno specifico

                 assetto  giuridico-amministrativo  e  con  un  adeguato  territorio  di

                 competenza; così che, aumentando la popolazione, entro pochi decenni
                 divengono anche sedi di diocesi.

                     Civitate  appare  situata  al  limite  settentrionale  dell'area  urbana  di

                 Teanum Apulum, che in età romana si estendeva essenzialmente fra Coppa
                 Mengoni, ad ovest, e il tratturo l'Aquila-Foggia ad est», su una piccola altura

                 che si protende verso la valle del Fortore, a circa 180 mt di quota. Il sito appare

                 strategicamente importante, in quanto domina parte della piana sottostante, dove

                 un ponte romano attraversava il Fortore, e dista meno di cinquecento metri dal
                 tracciato della via Litoranea adriatica, che risaliva il ripido valico del vallone del

                 Canneto  in  un  punto  facile  da  tenere  sotto  controllo.  Questa  strada,  già


                                                                                                   Pag. 4 a 36
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