Page 15 - LA BATTAGLIA DI CIVITATE
P. 15

DAI NORMANNI A FEDERICO II E SUO FIGLIO MANFREDI


            F
                  ederico II nasce a Jesi nelle Marche il 26 Dicembre 1194 da suo
                  padre Enrico IV e sua madre Costanza d’Altavilla. L’età avanzata
                  della madre provocò un certo scetticismo circa la gravidanza e, per
            questo motivo, fu allestito un baldacchino nella piazza della cittadina
            dove l’imperatrice partorì pubblicamente. Federico II divenne re di
            Germania, d’Italia, di Gerusalemme e di Siciliav(1198-1250). Federico
            II fu un uomo molto colto ed amante della cultura; si circondò di poeti,
            letterati, filosofi e scienziati. A Napoli fondò un’Università, che fu la
            prima università statale del mondo occidentale. Attingendo al suo
            patrimonio personale fondò molte altre scuole nel suo Regno, per
            permettere anche ai più poveri di istruirsi. Federico II parlava inoltre
            molte lingue e stimava la scienza araba. Visse spostandosi
            continuamente fra i numerosi castelli che fece costruire, da ricordare ad
            esempio Castel Del Monte. Morti i genitori, Federico II fu affidato a Papa
            Innocenzo III, il suo tutore fino alla maggiore età. Innocenzo III si   Figura 23: Federico II di Svevia.
            considerava non solo guida spirituale ma anche capo temporale della
            cristianità, per questo non voleva l’unione del Regno di Sicilia al Sacro romano impero germanico e
            ai Comuni dell’Italia centro-settentrionale. Per il papa il regno di Sicilia era e doveva restare vassallo della
            Santa Sede, come al tempo dei Normanni. Federico II di Svevia giurò obbedienza al papa, gli promise che
            non avrebbe mai unito l’impero al regno di Sicilia, e si impegnò a guidare la sesta crociata per
            riconquistare Gerusalemme. Sottomise i feudatari normanni togliendo loro i privilegi di cui si erano
                                                          impadroniti, annullò le autonomie cittadine ed ordinò di
                                                          abbattere tutti i castelli costruiti abusivamente. Per
                                                          rafforzare il suo potere sul territorio fece costruire una
                                                          rete di castelli molto efficienti grazie ad ispezioni
                                                          periodiche. Il governo di Federico II fu un governo forte
                                                          ed accentrato ma ben regolato da una serie di capaci
                                                          funzionari. Ma cosa centra Federico II con i Normanni e
                                                          con Civitate? La risposta non è ne semplice ne difficile,
                                                          come detto prima Federico II discente dai Normanni
                                                          tramite la madre Costanza d’Altavilla figlia di Ruggero II
                                                          di Sicilia conosciuto anche come “Ruggero il
                                                          Normanno”, tutti discendenti della famiglia Altavilla.
                                                          Per quando riguarda la questione Civitate, da quello che
                                                          siamo a conoscenza Federico II si è sempre
                                                          disinteressato della città di Civitate, lasciandola al suo
                                                          destino. Preferendo località vicine come Apricena per le
            Figura 24: Costanza d’Altavilla.   sue battute di caccia al cinghiale e le sue feste e cene che avvenivano
                                           nel castello (ecco perché si chiama Apricena che sta per “Apertura della
            Cena”). Oppure all’incoraggiamento della costruzione e fortificazione di Serracapriola posta proprio
            frontalmente a Civitate. Da quello che si può intuire Civitate non fu amata dall’Imperatore Federico II,
            molto probabilmente dovuta anche dal fatto che lungo la sua vita ci furono delle città ribelli che si
            schieravano dalla parte del Papa e Civitate forse fu una di quelle città ribelli. Nel 1250 Federico
            secondo morì a Castelfiorentino (Torremaggiore), sospettando che anche i suoi collaboratori più stretti
            avessero tramato contro di lui. Si racconta una legenda, in cui durante la sua vita, Federico II li fu predetto


                                                           14
   10   11   12   13   14   15   16   17