Page 47 - Puteche e Put'cher Libro
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Putech & Put’chér DESALEO
(solo molti anni dopo furono applicate delle stufe elettriche vicino al muro
di sinistra entrando. All’ingresso, posto sempre su via XX Settembre, c’era
il botteghino per i biglietti (lato sinistro) ed i bagni alla turca (lato destro).
Pagato il biglietto si accedeva alla sala tramite una tenda e scelto il posto
a sedere (su sedie di legno a strisce, con ribalta) ti godevi il film fino al
momento in cui le campane della chiesa Madre, poste dal lato opposto alla
strada dove si affacciavano le uscite di sicurezza, non incominciavano a
suonare dopodiché non si riusciva più a capire nulla, nemmeno tra coloro
seduti vicini e questo succedeva anche al rientro dalla campagna dei
motori e dei motocicli che con il loro rumore assordante coprivano i suoni
del film.
Infine, quella era anche una strada molto frequentata dagli innamorati,
che appoggiandosi vicino alle porte di uscita di sicurezza si scambiavano
le loro effusioni, il tutto mentre eri intendo a vedere le scene del film che
ti emozionava. Insomma era un Film dentro a un Film.
Alla proiezione era addetto Cumbà Michele Flumeri (alis U Niggh) che
dal soppalco, posto sopra la biglietteria, era intendo a centrare le
immagini, a regolare il suono ed a cambiare la pellicola, insomma faceva
il suo mestiere di operatore cinematografico,
solo di sera perché la mattina svolgeva la sua
attività di elettricista. E’ da ricordare che
all’epoca le pellicole erano di celluloide perciò
altamente infiammabili.
Poco tempo dopo nasceva il cinematografo “DELLE VERGINI” che era
ubicato, tra via Sant’aniello, Via Cadorna e Via Dante Alighieri (dove ora
insiste la struttura abitativa e di negozi ex Despar). Si accedeva passando
sotto ad un sottopasso che dava accesso ad un’area privata in cui era stato
costruito il cinematografo. Di lato (sulla destra) insisteva l’abitazione dei
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