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I MASTR DESALEO
CARPENTIERE - CARP’TER
Sin dai tempi antichi si andò sviluppando nel Paese, in particolare nei piccoli
centri a vocazione agricola come quelli della Daunia, il mestiere del
carpentiere, non inteso nel significato odierno di
falegname impiegato nei cantieri edili, ma inteso come
quello del falegname costruttore di carri da lavoro (dal
,
latino carpentum), anche detti traìni adibiti
prevalentemente al trasporto di merci e occasionalmente di persone e
.
condotti dai trainieri
I maestri carpentieri attendevano anche alla costruzione di telai per la
tessitura ad uso domestico, di aratri, di manici di zappe ed altri attrezzi
rudimentali.
Era quella attività che costruiva e riparava i carretti (dal francese charette)
Carrettoni, sciaraball (dal francese char bancs), carrozze e carrozzelle,
train e trainelle, insomma una FIAT per due ruote oltre ai manici di zappe
e picconi. Bisognava essere esperti lavoratori del legno e del ferro, avere
buon nozioni di matematica e geometria, saper forgiare il ferro
arroventandolo al punto giusto, lavorando sull’incudine e
contemporaneamente con due martelli di diverso peso (che producevano
suono di campane) riscaldarlo ancora e poi immergerlo quanto necessario
in acqua fredda perché avvenisse la “tempra”. L’origine di questo mestiere
si perde nella notte dei tempi ed è arrivato fino alla seconda metà degli
anni ’50. Era considerato un mestiere molto redditizio e pertanto le
domande dei garzoni di bottega erano tante ma solo pochi erano quelli che
venivano presi a lavorare in bottega ed inoltre era un mestiere che
facilmente si tramandava di padre in figlio.
Il carro agricolo, per esempio, era formato dal telaio vero e proprio con il
fondo, le sponde laterali, e quelle anteriori e posteriori, l’asse di legno dove
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