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I MASTR                                                                                                                          DESALEO




               IL CALZOLAIO                 -      SCARPER
               Probabilmente il calzolaio “u scarper” non ha


               mai avuto la coscienza di svolgere un mestiere

               dalla  storia  lunga  quando  quella  dell’uomo.

               Posizionato  davanti  a  quel  suo  tipico  tavolino

               quadrato, a 4 piedi, sul quale poggiava tutti gli

               utensili del mestiere, non pensò mai che il suo


               lavoro fosse in realtà, iniziato con la stessa nascita dell’uomo, perché la

               necessità di indossare calzature, onde proteggere piedi dalle asperità del

               terreno e dalle basse temperature, l’uomo l’ha avuto da sempre. Furono

               dapprima una corteggia di albero e delle foglie intrecciate, poi la pelle di

               un  animale  le  prime  rudimentali  calzature.  Uomini  calzati  appaiono

               rappresentati in pitture rupestri scoperte in spagna, risalenti a circa 15mila

               anni avanti cristo.


               La prima attestazione storica, che risale al periodo egizio, ci viene offerta

               dalla  “Tavoletta  di  Narmer”,  da  qualcuna  definita  “il  primo  documento

               storico al mondo”,  detta  così dal  nome  del  mitologico faraone  Narmer,

               datata intorno al 1300 a.C., gli ittiti inventarono il sandalo a punta ricurva,

               mentre i popoli del deserto avevano già sandali infradito con suola molto


               larga per non affondare nella sabbia. I greci, come i loro Dei, portavano i

               sandali,  come  dimostra  Mercurio,  messaggero  dell’Olimpo,  sempre  con

               rappresentato  con  i  sandali  alati.  Anche  gli  antichi  Romani  i  sandali,  A

               Roma I calzolai erano allo stesso tempo artigiani specializzati e mercanti

               presenti e operanti nel Foro. Giulio Cesare portava dei sandali con la tomaia

               in  oro,  mentre  i  centurioni  portavano  sandali  di  cuoio  con  strisce  dello


               stesso materiale intrecciati in fondo alla gamba. Lo stesso Caligola veniva

               così denominato perché usava indossare le “caligae” una calzatura militare

               che egli si abituò a portare da fanciullo. Nel Medioevo la maggior parte



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