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I MASTR DESALEO
minimo dettaglio come il rigido controllo sulle materie prime o il corretto
processo lavorativo. Naturalmente gli artigiani erano tutelati dalle
Corporazioni. Inoltre c’era una grandissima lotta ai falsi (da qui la locuzione
“regola d’arte”).
Le Corporazioni, anche se con nomi diversi, esistevano già in epoca
romana. Denominate “corpus” o “collegium” recitarono un ruolo di
fondamentale importanza sia in politica che in economia. Un esempio di
,
cotanta incisività lo troviamo in Diocleziano che rese obbligatorie le
corpus e soprattutto ereditiere, garantendo stabilità sociale nell’allora
presente e nel futuro che vi sarebbe stato. Anche le attività politiche erano
organizzate prendendo spunto dalle corporazioni: erano un vero e proprio
modello da seguire.
In Italia l’artigianato è un’arte tramandata di generazione in generazione.
I padri custodi di queste formidabili tradizioni, ricche di sacrifici e unicità,
passano il testimone a tutti coloro che hanno la fame di imparare mestieri
intrisi di fascino e cultura.
Una volta i lavori venivano eseguiti a mano, per proprio conto o venivano
affidati alle mani esperte e sapienti degli artigiani che sapevano profondere
nei manufatti, anni di esperienze e amore per il proprio lavoro.
Questi artigiani, avevano anche il compito di
traslare tutti gli anni della loro esperienza verso gli
apprendisti, alias D’SCIP’L che si recavano presso
la loro bottega per imparare un mestiere. Questa
attività poneva al centro la figura del MAESTRO
alias u Mastr cioè colui che insegnava l’arte agli altri. Con il passare del
tempo e con l’aumentare dell’età, l’apprendista (U D’SCIP’L) si sganciava
dalla bottega del maestro e ne apriva una a nome suo ma questo non
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