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I MASTR                                                                                                                          DESALEO



                                              sulla  mola  mediante  un  piccolo  rubinetto

                                              dosatore,  con  funzioni  di  lubrificante.             Era

                                              faticoso  farsi  una  clientela,  era  difficile  per  un

                                              arrotino  crearsi  una  zona  di  lavoro  propria  e


               difendere il proprio territorio dalla concorrenza di altri arrotini; per questo

               motivo  ogni  arrotino  cercava  di  affinare  al  meglio  il  proprio  mestiere  e

               mantenere  prezzi  competitivi.  Dopo  gli  anni  sessanta  per  l’arrotino  la

               situazione migliorò. Dal carretto si passò alla sola bicicletta, sul davanti

               della quale era applicata una ruota in pietra, collegata ai pedali con una

               cinghia  Per  arrotare  un  coltello o  delle  forbici,  l’arrotino  imprimeva  alla

               ruota un movimento ben ritmato e continuo e con


               abili gesti delle mani lo passava sulla mola fino a

               che la lama non diventava tagliente.

               Successivamente  la  bicicletta  fu  sostituita  dalla

               moto  e,  in  tempi  più  moderni,  si  passò  dal

               furgoncino  a  tre  ruote  a  motore  all’automobile.


               Una  figura,  quella  dell’arrotino,  memore  di  un

               tempo lontano che vive ancora oggi tra le strade

               della  nostra  città  con  quel  caratteristico  tormentone  estivo  che  non  ci

               stancheremo mai di ascoltare.

                Con la sua mola mossa a pedale e montata su un cariolino dotato di una

               ruota  anteriore  e  due  “stanghe”  posteriori  per  spingerlo,  girava  per  le


               strade annunciandosi con un grido prolungato: ” ‘U Malafruv’c!                   “

               Le lame scintillavano al sole dopo il suo intervento.

               Ricordiamo:
               Mimmo Michele
                                      alias u Malafruv’c Via D.Alighieri









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