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I MASTR DESALEO
L’ARROTINO - MALAFRUV’C -
“Donne, è arrivato l’arrotino. L’arrotino e l’ombrellaio”, quante volte
abbiamo sentito questo tormentone estivo in città? Questo antico mestiere
era un vero e proprio richiamo per le signore e ora, anche se continua nel
tempo, è sempre più raro ascoltare questo caratteristico “slogan” tra le
strade della città.
Spesso vi abbiamo parlate dei mestieri del passato, ormai caduti nell’oblio
e testimoni di un tempo che ci siamo lasciati alle spalle. Tra questi tanti
lavori, come lo svegliatore, u’ lampiunàre, spicca uno tipicamente estivo, il
cui richiamo era un vero e proprio tormentone, stiamo parlando
dell’arrotino, una professione artigiana che consiste nella molatura o
affilatura delle lame. Spesso gli arrotini svolgevano anche il mestiere di
ombrellai, riparavano gli ombrelli e i loro meccanismi di apertura e
chiusura. L’arrotino era un vero e proprio tuttofare,
molto richiesto dalle massaie che aspettavano
l’arrivo di questa figura “folkloristica” per scendere in
strada per far rimettere a nuovo coltelli, forbici e
tanto altro.
L’arrotino è un caratteristico mestiere del passato che, nel corso del tempo,
si è molto evoluto arrivando a diventare una preziosa attività che richiede
ottime conoscenze tecniche e capacità manuali.
Inizialmente gli arrotini si muovevano su una sorta di bicicletta - carretto
dotato di una grossa ruota di legno. Questo particolare carretto, una volta
giunto sul luogo di lavoro, veniva letteralmente ribaltato su se stesso e
trasformandosi nello strumento di lavoro dell’arrotino. Alla ruota veniva
agganciato un pedale con vari snodi, veniva fissata la cinghia di
trasmissione del movimento alla mola e su una parte sporgente del
carretto, l’arrotino fissava poi un secchiello con dell’acqua che sgocciolava
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