Page 33 - I MASTR
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I MASTR                                                                                                                          DESALEO



               IL SELLAIO                   -              S’LLER


               Un tempo, quando l’uomo disponeva come unico mezzo di locomozione

               solo degli animali equini o bovini, il mestiere del sellaio rivestiva grande


               importanza.  Infatti,  questo  realizzava  appositi  dispositivi,

               chiamati selle, che poste e fermate sulla groppa dei cavalli,

               permettevano          un      facile     scavalcamento,          nonché

               confezionava  tutt’una  serie  di  apparati  (finimenti),  atti  a

               cavalcare,  a  guidare  e  a  poter  comandare  le  bestie.  Le  selle,  che  non


               bisogna confonderle con i basti (quest’ultimi portati dai muli e dagli asini),

               venivano costruite con un procedimento abbastanza laborioso, che, grosso

               modo, ancora si ripete.

               Mi avvallo, per descrivere le varie fasi questo lavoro, del Dizionario di Arti

               e  Mestieri,  stampato  a  Venezia  nel  1770,  sicuro  così,  di  riportare  un

               procedimento  che  affonda  le  radici  nella  tradizione  artigianale  antica,

               tramandata ormai solo da padre in figlio: “Una sella, perché sia ben fatta,


               ricerca qualche attenzione. Si piglia prima la misura del cavallo per far la

               base della sella, in guisa che si adatti bene sopra il cavallo senza offenderlo.

               Questa base si fa di due pezzi di legno di faggio piegati un poco in arco

               sopra  la  schiena  del  cavallo  che  ne  seguono  la  forma.  Questi  pezzi

               domandano  gli  arcioni  della  sella;  la  loro  bontà  e  la  loro  solidità


               contribuiscono  molto  a  rendere  la  sella  di  un  buon  servizio.  L’arcione

               davanti è composto di un arco, che è posto al di sopra della giuntura delle

               spalle  del  cavallo;  l’arcione  di  dietro  ha  un  giro  più  largo,  più  tondo  e

               proporzionato alla parte del cavallo, sopra di cui riposa. I due arcioni sono

               uniti insieme da ciascun lato con una traversa di legno.

               Sopra di questi arcioni si fabbrica la sella. Si prendono primieramente de’

               nervi di bue, che si riducono in filaccia e che s’incollano tutto all’intorno


               degli  arcioni,  essendo  questi  nervi  ben  asciutti,  ed  aderenti  al  legno,


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