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I MASTR DESALEO
LO STAGNINO O LATTONIERE - STAGNER
Il lattoniere, lavorava fogli di latta, stagno, da cui ricavava suppellettili e
attrezzi di ogni genere: secchi, lucerne. bracieri, pentole, tubi e gomiti per
stufe a legna e quant’altro. L’ultimo, ma ormai da molti anni, màst’oreste
‘u stagner, in Via S.Pellico; la sua bottega era in una casa con il tetto a
volta dove perennemente risuonava il rumore del martelletto che batteva
e dava forma alla lastra di latta. Incudine, forbici, pinze di ogni forma e
una serie di punteruoli. Oltre ai tipi di saldatura in uso all’epoca, di rilevante
importanza era l’arte di stagnare le caldaie di rame che si usavano per
cucinare conservare i cibi. La caldaia veniva messa a bollire sul fuoco con
una soluzione di acqua e acido muriatico, dopo fatta raffreddare e ben
pulita si rimetteva sul fuoco versandoci una soluzione di stagno salmoniego
in polvere e alla fine dopo accurate mescolanze, cotture e raffreddamenti
lo stagno andava a depositarsi sulle pareti
della caldaia eliminando ogni processo di
ossidazione. Altra attività era quella di
costruire le casse di zinco per foderare le
bare (i tavùte) e curarne la saldatura (u’
saldamùrte).
Ricordiamo:
alias MAST’OREST – Via S.Pellico
Petronzi Nicola
alias Zi Nannin - Stagnino e Sacrestano Chiesa
De Maso Ferdinando
San Nicola
Parracino Leopoldo – alias Poldino u sacrestan - Stagnino e
Sacrestano Chiesa madre
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