Page 57 - Puteche e Put'cher Libro
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Putech & Put’chér DESALEO
cilindriche (una fissa e una mobile) che rotolando avanti e indietro
esercitava la giusta pressione sulle olive poste in un contenitore.
L’antico frantoio romano era, quindi, già molto simile a quelli usati
anche in età moderna.
Il nostro territorio a vocazione unicamente agricola, è stato per moltissimi
anni un territorio dove la coltivazione
principale era costituita,
esclusivamente, da Grano, Olive e Uva,
solo ultimamente (fine secolo scorso) si
è vista la produzione anche di
barbabietole, pomodori, asparagi etc..
Così come per il grano che veniva raccolto e poi venduto (dopo la
conservazione della sementa che serviva per l’anno successivo e quella
che serviva per il fabbisogno della famiglia per
l’intero anno) la stessa a stessa cosa capitava
per le olive, si procedeva alla vendita, tolte
quelle che servivano per estrarre l’olio per il
fabbisogno della casa per l’intero anno.
La raccolta delle olive avveniva a mano, prima di stendevano per terra dei
panni di stoffa pesante (Raganell), poi sostituita da rete in plastica,
attorno all’albero d’olivo poi si appoggiavano delle lunghe scale di legno
vicino ai rami dell’albero, ed una volta saliti sopra la scala si tiravano le giù
le olive con le mani che cadevano su questi panni posti alla base. Finita la
raccolta delle olive dall’albero si procedeva alla raccolta delle olive che
erano cadute nei panni ( ed anche per terra)
travasandoli nei sacchi di tela di Juta (poi
sostituiti da sacchi in plastica di rafia) che
chiusi con un laccio si caricavano sui rimorchi
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