Page 76 - I MASTR
P. 76
I MASTR DESALEO
CANESTRAIO - C’STER
Il Canestraio o Cestaio e colui che fabbrica canestri, ceste, panieri e altri
oggetti di arredamento o d'uso con materie vegetali da intreccio, come
vimini, giunchi, canne, ecc. Essa proviene da un retaggio agricolo ed era
esercitato più spesso da donne, oppure da uomini e ragazzi in via
sussidiaria o di completamento ai lavori agricoli normali, in pratica li si
lavorava d’inverno quando i lavori nei campi era molto ridotto e perciò si
ingannava il tempo nel costruire canestri, cesti (C’STARELL – C’STILL e
SPASELL).
Oltre alla costruzione di cesti e cestini i nostri agricoltori si dedicavano
anche alla riparazione dei fondi delle sedie di paglia ed alla costruzione
delle musc (Piumini vegetale per spolverare ricavato dalle inflorescenze
delle canne).
L'origine di questa industria è remotissima. Canestri e ceste erano usati
nell'antico Egitto, ricordiamo che Mosè era stato deposto in una cesta ed
affidato alle acque del Nilo; nella Grecia, in Etruria, in Roma (canistrum).
Servivano non soltanto ai comuni usi domestici ma erano anche adoperati
per le pratiche del culto, specialmente per quelle di carattere mistico; in
essi si ponevano anche le offerte che si recavano agli estinti. L'industria
dei canestri, decaduta un poco nel Medioevo, ritornò ad affermarsi sul
principio del '700, specialmente in Italia, dove la lavorazione di vimini
raggiunse allora una perfezione artistica veramente notevole.
Le materie prime usate sono moltissime e variano da luogo a luogo. Sono
da ricordare i vimini, il giunco, la canna, le foglie della palma nana, i rami
del castagno, la paglia, il truciolo, la ginestra, la rafia, il bambù, ecc.
I vimini si ottengono dai salici da vimini, alberi del genere Salice, aventi i
rami lunghi diritti e flessibili, che crescono presso i corsi d'acqua. La
raccolta dei vimini viene fatta in primavera, da fine marzo a maggio; o in
Pag. 74 di 80