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               CANESTRAIO    -                     C’STER

               Il Canestraio o Cestaio e colui che fabbrica canestri, ceste, panieri e altri


               oggetti di arredamento o d'uso con materie vegetali da intreccio, come

               vimini, giunchi, canne, ecc. Essa proviene da un retaggio agricolo ed era

               esercitato  più  spesso  da  donne,  oppure  da  uomini  e  ragazzi  in  via

               sussidiaria o di  completamento  ai  lavori  agricoli  normali,  in  pratica li  si

               lavorava d’inverno quando i lavori nei campi era molto ridotto e perciò si


               ingannava il tempo nel costruire canestri, cesti (C’STARELL – C’STILL e

               SPASELL).

               Oltre  alla  costruzione di  cesti e cestini  i  nostri  agricoltori  si  dedicavano

               anche alla riparazione dei fondi delle sedie di paglia ed alla costruzione


               delle musc (Piumini vegetale per spolverare ricavato dalle inflorescenze
               delle canne).

               L'origine di questa industria è remotissima. Canestri e ceste erano usati


               nell'antico Egitto, ricordiamo che Mosè era stato deposto in una cesta ed

               affidato alle acque del Nilo; nella Grecia, in Etruria, in Roma (canistrum).

               Servivano non soltanto ai comuni usi domestici ma erano anche adoperati

               per le pratiche del culto, specialmente per quelle di carattere mistico; in

               essi si ponevano anche le offerte che si recavano agli estinti. L'industria


               dei  canestri,  decaduta  un  poco  nel  Medioevo,  ritornò  ad  affermarsi  sul

               principio  del  '700,  specialmente  in  Italia,  dove  la  lavorazione  di  vimini

               raggiunse allora una perfezione artistica veramente notevole.

               Le materie prime usate sono moltissime e variano da luogo a luogo. Sono

               da ricordare i vimini, il giunco, la canna, le foglie della palma nana, i rami

               del castagno, la paglia, il truciolo, la ginestra, la rafia, il bambù, ecc.


               I vimini si ottengono dai salici da vimini, alberi del genere Salice, aventi i

               rami  lunghi  diritti  e  flessibili,  che  crescono  presso  i  corsi  d'acqua.  La

               raccolta dei vimini viene fatta in primavera, da fine marzo a maggio; o in



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