Page 78 - I MASTR
P. 78

I MASTR                                                                          DESALEO


               MARMISTA             -      LAVORAZIONE DEL MARMO

               Carrara è sinonimo di marmo, soprattutto statuario. La “coltivazione” delle


               cave, cioè il loro sfruttamento, ha caratterizzato la storia di questa città

               trasformandola nel punto nodale dell’esperienza artistica (e commerciale)

               almeno dal Rinascimento ai giorni nostri. Ma fino a tutto il Medioevo fu

               Roma  a  tenere,  in  un  certo  senso,  il  “primato  del  marmo”,  non  per  la

               presenza di cave ma per il fatto che, per secoli, la capitale dell’Impero


               aveva assorbito, e trasformato, notevolissime quantità di pietre e marmi.

               L’impero romano: una cava a cielo aperto – L’uso del marmo, e della

               pietra  in  genere,  nel  mondo  romano  aveva  una  particolare  importanza

               perché legato alla costruzione di innumerevoli edifici, sia pubblici (terme,

               fori,  teatri,  anfiteatri),  sia  privati  (ville  fuori  città),  i  quali  assimilavano

               enormi quantità di materiale litico. Nell’Impero romano le cave di pietra

               erano  presenti  un  po’  ovunque,  la  maggior  parte  delle  quali  erano


               significative solo localmente, ma ve ne erano di quelle importanti e molto

               redditizie  che  fornivano  materiale  al  commercio  in  tutto  il  territorio.  La

               pietra  veniva  trasportata  via  mare  o  lungo  i  fiumi  perché  le  navi

               costituivano la forma di spostamento più conveniente per un materiale così

               pesante. Il carico consisteva in blocchi non ancora sbozzati oppure in pietra


               semilavorata,  come  colonne  o  sarcofagi  sommariamente  abbozzati  e

               destinati a essere rifiniti sul luogo di lavorazione.

               Il  marmo  nel  Meridione –  Nell’Italia  settentrionale  la  maggior  parte

               della cave era situata vicino a quelle città che avrebbero avuto un parte

               decisiva nello sviluppo dell’architettura del Rinascimento. E, anche in quella

               parte  d’Italia  dove  il  Rinascimento  arrivò  di  riflesso,  lo  sfruttamento  di


               alcune  cave  di  marmo  o  di  granito  ha  avuto  un  suo  peso  e  una  sua

               caratterizzazione  (non  solo  economica)  in  ambito  locale  e  non  solo. Mi

               riferisco alle cave di pietra di Poggio Imperiale e di Apricena che (rinomate



                                                                                             Pag. 76 di 80
   73   74   75   76   77   78   79   80   81   82   83