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I MASTR DESALEO
Chi trasgrediva le disposizioni del bando veniva bandito, posto al bando
messo fuori legge. Essere messo al bando significa essere mandato in
esilio.
Il bando è, quindi, una primordiale forma di pubblicità.
Fino agli inizi del ‘900 gran parte della popolazione meridionale era
analfabeta e quindi non era in grado di leggere né ordinanze né manifesti;
per questo molti annunci (sia delle autorità locali che di privati per scopi
commerciali) venivano proclamati da un banditore.
Non era infrequente in passato imbattersi per strada nel banditore. Fino
alla fine degli anni ’70 le Amministrazioni comunali si servivano di un
banditore per comunicare ai cittadini eventi, ordinanze e notizie riguardanti
la vita del Comune o alcune scadenze o adempimenti.
Infatti il banditore, così come avveniva in tempi antichi, fornito dapprima
di un tamburo e successivamente di una cornetta d’ottone, girava per i vari
rioni del paese per comunicare notizie importanti e decisioni adottate dal
Consiglio comunale.
Venivano prima annunciati i bandi commissionati dalle Autorità: la
chiamata alla visita di leva e le delibere del Comune e poi quelle dei privati
cittadini.
Si fermava agli angoli delle strade, suonava il suo tamburo o la cornetta,
per richiamare l’attenzione dei cittadini e, dopo due o tre lunghi e acuti
squilli di cornetta o di rullo del tamburo, nel più rigoroso linguaggio
dialettale locale dava libero sfogo ai polmoni, gridando ai quattro venti un
messaggio che gli era stato commissionato dall’Amministrazione o da un
privato cittadino, ossia “ gettava il bando ”, preceduto dal classico “ Udite,
udite “ o “ Per ordine del signor Podestà” o “ II signor Sindaco avverte “,
o ancora "il signor Giudice Conciliatore comunica", “ il Sindaco manda a
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