Page 58 - I MASTR
P. 58
I MASTR DESALEO
IL BANDITORE DI NOTIZIE - U BANNAJUL
Una delle figure più pittoresche che un tempo animavano la vita delle
nostre comunità, uno dei mestieri ormai scomparsi è senza dubbio quello
del civico banditore.
Un tempo per le vie del paese, si poteva ascoltare il richiamo degli
ambulanti, che propagandavano merci sia in acquisto che in vendita: chi
ha uova da vendere, chi ha da vendere olive, chi vuole ritirare capelli caduti
in sede di pettinatura oppure di stracci di stoffa, in cambio di aghi, o
pettinini, o spagnolette di cotone.
Il termine bando, probabilmente dal latino medievale bandum o bannum
indica l’annunzio pubblico che in tempi antichi veniva gridato da un
banditore, attività oggi sostituita dalla notificazione con avviso a stampa.
Il banditore nei tempi passati oltre a proclamare pubblici bandi, ordinanze,
a suono di tromba o di altri strumenti era anche colui che pubblicizzava al
popolo le merci che i cittadini mettevano in vendita. Il bando è dunque la
proclamazione a voce di un annuncio, di un decreto.
Il banditore durante il medioevo rendeva pubbliche le ordinanze delle
autorità ai cittadini. Con il passare del tempo questa figura assunse una
duplice valenza: se da un lato informava il popolo su quelle che erano le
leggi da rispettare dall’altro propagandava le attività commerciali,
precorrendo le moderne forme di pubblicità.
Oggi il settore della pubblicità ha ormai raggiunto un livello di tutto rispetto,
mentre fino a circa sessanta anni fa si dava scarso peso a questa attività.
Il bando indicava non solo il contenuto dell’ordinanza ma anche il
documento che la conteneva: ancora oggi si bandisce un concorso, si
proclama.
Pag. 56 di 80