Page 57 - I MASTR
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I MASTR DESALEO
RIPARATORE DI VASELLAME - CONC’PIATT
Una volta il vasellame di cucina era ridotto al minimo, all’essenziale. Su un
apposito riquadro di legno appeso ad una parete un po’ di tegami, una
padella, ‘u scolapàste e qualche mestolo; in una credenzina invece i
bicchieri ed i piatti nel vano superiore se mai chiuso con due antine a vetro,
invece la parte di sotto serviva per conservare il pane, le bottiglie del vino
e dell’olio, il sale ed eventuali avanzi del pranzo da utilizzare per cena.
Nelle famiglie meno abbienti e soprattutto di tradizione contadina, marito
e moglie mangiavano nello stesso
piatto, ma era uso anche che tutta la
famiglia mangiasse nell’unico piatto
messo a centro tavola. Per cui, questi
piatti di creta erano molto grossi,
mentre altri, anche leggermente più
grandi, venivano usati per mettere la salsa di pomodoro a seccare al sole,
per ottenere la conserva. Se un piatto di questi per caso si rompeva,
superato il dramma, si attendeva appunto il passaggio del conc’piatti, che
con un particolare trapano a mano praticava dei buchi sul lembo delle parti
rotte, probabilmente metteva qualche collante di “prima generazione”,
accostava i cocci e poi con del fil di ferro passato nei fori praticati li
costringeva a combaciare perfettamente. Il piatto era salvo e poteva
tornare ad assolvere la sua vecchia funzione. Ricordiamo Mimmo Michele
Malafruv’c Via D.Alighieri e Giovanni Di Perno
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