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I MASTR DESALEO
questi casi si adoperava come malta legante sabbia di tufo con poca calce,
se non pochissima, tanto che bastava l’azione del vento per asportare
quest’impasto legante tra mattone e mattone (testimonianze del XVIII
secolo).
I muri così fatti erano storti, panciuti, non perpendicolari e soggetti a
frequenti crolli che spesso si trasformavano in tragedie. Nel tardo Medioevo
e durante il XVI secolo, flotte di muratori arrivavano da più parti dell’Italia.
In genere erano “mastri” cioè mastri, capaci di interpretare un disegno, e
venivano impiegati nella realizzazione dei palazzi gentilizi, ma c’erano
anche coloro che si dedicavano a manufatti molto più umili. Tanti si sono
fermati definitivamente sposando donne del posto, contribuendo così ad
insegnare un’arte, i cui principali segreti venivano gelosamente custoditi
La costruzione e/o le riparazioni delle abitazioni a San Paolo di Civitate agli
inizi del 1900 di potevano contare su una mano ma con l’emigrazione dei
sanpaolesi verso l’estero hanno dato impulso a questo mestiere in modo
esponenziale. Così quasi tutti i manovali si sono immediatamente
trasformati in Mastr e di conseguenza si ritrovarono a stipulare contratti
con quelli che dovevano realizzare le abitazioni.
Ricordiamo:
– alias Turilli
Tosiani Salvatore
Luigi
Calzolaio Antonio alias Marietan
Tosiani Luigi alias Nceccon
Caldarola Antonio alias Ntonio Cavadarol
F.lli Corvino Benito e Giuseppe alias i Patanell
Pennacchia Vincenzo alias Gnagnarill
Matera Pietro e Figli
alias Vambasciul
La Monaco Gaetano
Calzolaio Luigi
alias Gino u lampionar
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