Page 24 - I MASTR
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I MASTR                                                                          DESALEO



               MURATORI      -   FRABB’CATOR

               Questo era considerato un mestiere duro e difficile, sia per la fatica, che

               per  il  pericolo  di  cadute  dalle  impalcature  e  per  ultimo,  ma  non  di


               secondaria ragione, non garantiva un lavoro continuo. Nei rigidi inverni, i

               muratori erano costretti all’inattività e le loro famiglie dovevano adattarsi

               per “sbarcare il lunario”, inoltre oziavano nelle osterie e tra una scopa, una

               briscola e una partita a morra, si scolavano enormi quantità di vino.

               Naturalmente non era per tutti così, ma la mancata disponibilità di lavoro


               alternativo, non recava tante prospettive. C’era sempre chi si industriava e

               si dedicava ai lavori più disparati, ma anche questi spesso non erano che

               palliativi. Nei lunghi mesi invernali, per le famiglie dei muratori e non solo

               per loro, si provava la miseria in tutte le sue sfaccettature, soprattutto nella

               versione più tremenda: la fame. Con l’inizio della buona stagione e raccolti

               estivi,  l’economia  riprendeva  piede  e  così  anche  i  muratori  trovavano

               impieghi: chi in ristrutturazioni, chi nella costruzione di nuovi edifici, chi in


               lavori di manutenzione.

                C’erano muratori capo mastri, cioè coloro che erano capaci di interpretare

               un disegno e di porlo in esecuzione e c’erano muratori di più basso livello,

               capaci a mala pena di innalzare un muro divisorio. Tutti, comunque, erano

               assistiti  dai  manovali,  cioè  gli  uomini  addetti  a  preparare  la  malta,  a


               caricare e portare in alto i mattoni, servire il muratore durante il suo lavoro.

               Tutti  i  muratori,  prima  di  diventare  tali,  dovevano  fare  apprendimento

               come manovali, per cui una larga schiera di giovani venivano impiegati in

               questo servizio.

               Quello del manovale era anche il lavoro più duro, alle volte massacrante:

               trasportavano  pesi  enormi  sulle  spalle,  su  e  giù  per  le  scale  a  pioli,

               impastavano  la  calce,  aiutavano  a  preparare  le  impalcature,  soggetti


               sempre ad essere ripresi dai muratori con urla e imprecazioni.


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