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I MASTR DESALEO
Spesso, oltre alla fatica, c’erano le umiliazioni. I muri portanti, venivano
realizzati in pietra o in mattoni cotti, secondo la disponibilità che c’era nel
luogo della fabbrica. Per innalzarli si sovrapponevano strati di mattoni o di
pietra, intervallati da un sottile strato di malta legante (in genere calce e
sabbia), sfalsando la posizione dei mattoni nella fila superiore, rispetto a
quella inferiore. In questo modo si alzava il muro a cui veniva dato uno
spessore (detto testa) diverso a seconda se il muro era portante (detto
maestro), oppure divisorio. Lo spessore variava anche con l’altezza.
Durante l’innalzamento dei muri si provvedeva anche ad innalzare
“impalcatura”, fatta con pali, travi e tavole di legno. Come appoggio dei
vari piani dell’impalcatura si sfruttavano i pali, precedentemente fissati nel
terreno, da un lato, mentre dall’altro lato si appoggiavano ai nascenti muri.
Prive di protezione e, a volte, estremamente precarie, sia per negligenza
che per mero calcolo d’interesse dell’imprenditore, si avevano molti
incidenti, mortali sul lavoro, proprio per caduta dalle impalcature.
Comunque, una volta coperto l’edificio si provvedeva a smontare
l’impalcatura e non è raro vedere ancora nei vecchi palazzi, i buchi in cui
erano inseriti le travi dell’impalcatura stessa: posizionati su più file
orizzontali, ad intervalli regolari, ancora lasciano intravedere, ad un occhio
esperto, lo sviluppo che aveva il castello. Sempre il muratore o meglio il
manovale aveva il compito di preparare la malta legante, cioè la calce.
Anticamente, come materiale cementizio, veniva adoperata la calce viva
(Ossido di Calcio) che messa in acqua si tramutava in calce spenta (Idrato
di Calcio), la quale, impastata con sabbia, veniva stesa in sottile strato tra
i mattoni o le pietre. In epoche di tante privazioni, le case delle persone
meno abbienti, venivano costruite con i materiali più disparati: dai mattoni,
alle pietre di tufo, a quelle di fiume e ai materiali di recupero più vari,
posizionati nei nascenti muri, secondo l’esigenza o l’estro del muratore. In
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