Page 11 - Toponomastica unita
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Vademecum DeSaLeo Toponomastica - Storia
in base al D.L. 19 ottobre 1916 sul risparmio energetico, si ridussero i tempi
di accensione delle 80 lampade.
Si deliberò di tenere accese tutte fino alle 22,30 a partire dal tramonto e
solo la metà fino ad un'ora prima del sorgere del sole.
Nel novembre 1916 i fratelli Venditti cedettero il servizio elettrico al
sacerdote Don Michele Leccisotti.
Nel 1919 il Consiglio Comunale deliberò che l'illuminazione pubblica
dovesse rispettare i seguenti orari: lampade da accendere n.10 da 32
candele e n.62 da 16 candele: nei mesi di
− gennaio - marzo dalle 17,00 alle 23,00;
− aprile - maggio dalle 18,00 alle 24,00;
− giugno - luglio dalle 19,00 alle 01,00;
− agosto - settembre dalle 18,00 alle 24,00;
− novembre - dicembre dalle 17,00 alle 23,00.
Il 13 aprile 1925 (anno III° Era Fascista), il Consiglio Comunale fece
aumentare il numero delle lampade: 170 da 32 candele,14 da 600 candele
di cui 8 in piazza, 6 lampade da 32 candele in villa e illuminazione completa
negli uffici comunali.
Il 16 febbraio 1956, l'illuminazione venne estesa a via Mazzini - via
Mucedola - via Gianbattista Vico – via San Giuseppe - via Regina Elena -
via Gallucci e via D. Alighieri. Nel
giugno 1963 il Ministero dei Lavori
Pubblici concesse 32 milioni per
l'ampliamento della pubblica rete
elettrica.
Vincenzo Enrico Zampino - Desaleo
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