Page 74 - Puteche e Put'cher Libro
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Putech & Put’chér DESALEO
contiamo già ufficialmente nel Regno d’Italia ben 28.000 tabaccherie. Un
numero notevole che dimostra come la tabaccheria abbia già una spiccata
capillarità con il territorio Italiano che tuttora persiste.
Il 1918 è un anno importante per la tabaccheria, infatti viene cambiata la
denominazione con un regio decreto, le tabaccherie oltre a vendere Sali e
Tabacchi dovranno vendere altri generi che lo stato ha assunto e assumerà
in regime di monopolio. La tabaccheria ha l’obbligo quindi anche di
sostituire l’insegna, che fino allora riportava solo il simbolo di Sali e
Tabacchi, successivamente invece si dovrà scrivere
Rivendita di generi di Monopolio. La tabaccheria sulla
nuova insegna esporrà anche un numero che sarà
assegnato ad ogni rivendita del comune di
appartenenza. Insomma la tabaccheria si dota di un
“numero di targa”. Per avere un’altra modifica all’insegna della tabaccheria
si dovrà aspettare fino al 1956 e questa volta l’insegna della tabaccheria
assume le stesse caratteristiche come la vediamo oggi, infatti
l’amministrazione dei Monopoli di Stato diramano una circolare per tutte
le tabaccherie che rende obbligatoria esporre la T bianca su sfondo nero.
Un’altra piccola grande trasformazione dell’insegna che oggi conosciamo
avviene nel 1984 dove vengono aggiunte anche la dicitura di vendite di
valori bollati. Altra piccola rivoluzione che oggi diamo per scontata e’
l’acquisizione da parte delle tabaccherie della raccolta delle giocate del
Lotto, gioco antichissimo che in Italia ha una storia di quasi 400 anni. Nel
1987 entra a far parte del circuito della tabaccheria anche il gioco del lotto
che viene esteso a quasi tutte le tabaccherie in Italia. Oggi la tabaccheria
annovera un numero di servizi incredibilmente esteso, si possono
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