GABRIELE GALARDI chi era costui ?
Sul brigantaggio post unitario nel mezzogiorno d’Italia sono stati impiegati fiumi d’inchiostro e tutti coloro che a tale problema si sono avvicinati, hanno espresso unanime consenso giustificativo a tanto spargimento di sangue per una causa che dal punto di vista dell’invasore piemontese era barbaro e delinquenziale e che dal giudizio di chi l’invasione l’aveva supinamente subita era tentativo coraggioso di conquista di libertà , dignità e diritti calpestati ed offesi. Era lotta impari contro chi non era stato portatore di democrazia, giustizia e alleggerimento dal giogo di chi aveva costantemente affamato il popolo, ma era il tradimento dei sogni e delle idee Carbonare e Mazziniane, per le quali avevano sempre rischiato e messo a repentaglio la loro stessa vita. Era reazione contro chi con una guerra non dichiarata contro i Borboni e con il defenestramento dello stesso Garibaldi era venuto, con la forza ad imporre e sconvolgere la loro cultura patriarcale e contadina che da sempre aveva dato il ritmo alla loro vita, anche se nella povertà e stenti di ogni genere.
Le varie organizzazioni erano composte da contadini, pastori, guardiaboschi, giovani renitenti alla leva militare, reduci dell’esercito borbonico scampati alle varie deportazioni ( vedi Fenestrelle ) o gente che per difendere l’onore familiare offeso da stupri e violenze di ogni genere, si era macchiato di delitti per i quali doveva pagare con la vita.
L’età media oscillava tra i 20 e i 36 anni, aiutati dai loro familiari e spesso dai signorotti locali che mentre sui loro balconi facevano sventolare il tricolore, chiedevano protezione per la loro incolumità e per tentare di rafforzare sempre più il loro potere e i loro privilegi che vedevano scricchiolare con la nuova politica che si stava delineando.
Ho dedicato la mia attenzione a Gabriele Galardi, perché con le sue imprese, nel bene e nel male ha legato il suo nome e la sua fama al nostro territorio e a San Paolo Civitate.
Molte notizie mi sono pervenute da mia madre, diretta sua discendente , e da testimonianze di parenti di San Paolo che di questo mitico personaggio conoscono vita e trascorsi.
Gabriele Galardi pur non avendo mai messo piede in San Paolo, ha legato il suo nome e la sua fama a questo splendido paese, ricco di storia e di cultura.
Le sue due uniche figlie hanno risieduto qui e una di esse ha dato i natali a persone che tanto hanno dato e danno a questo paese, in termini culturali , artigianali, professionali e politici.
Altro grande motivo per cui Gabriele Galardi merita di essere conosciuto è per aver scoperto Grotta Paglicci , dalle genti del posto chiamata Rotta Jalard, usata come rifugio negli anni roventi della sua attività di esule e di patriota.