Care amiche e cari amici, giovedì 9 febbraio 2023, alle ore 18.00, si è svolto nella Sala consiliare del Comune di San Paolo di Civitate un incontro pubblico, organizzato dall’Amministrazione comunale, con la collaborazione tecnica dell’Associazione culturale DeSaLeo Aps, per illustrare i punti salienti degli interventi di manutenzione straordinaria e di valorizzazione di piazza Aldo Moro e fugare i dubbi circa il taglio di alcuni pini situati nella medesima piazza. Sono intervenuti il Sindaco, dott. Francesco Marino, l’architetto-progettista, dott. Giuseppe Candela, l’Assessore ai Lavori pubblici, arch. Giuliano Altieri, e la sottoscritta in veste di moderatrice.
Dopo i saluti istituzionali, il Sindaco ha esposto le ragioni che hanno portato l’Amministrazione comunale all’abbattimento di alcuni alberi di pino presenti ai lati di piazza Aldo Moro: le radici, per la precisione i noduli radicali, avendo sollevato l’asfalto e la pavimentazione, hanno provocato un dissesto stradale e un pericolo d’inciampo per i pedoni. Alle parole del Sindaco sono seguite quelle dell’architetto Giuseppe Candela che ha illustrato sia l’evoluzione storica della piazza, sia le varie fasi tecniche del progetto attraverso la proiezione di uno slideshow ben articolato. Entrambi hanno precisato che il progetto è ancora in fase di studio da parte delle autorità in materia di riqualificazione urbana. Alla fine dell’incontro è stato dato spazio alle domande dei cittadini e delle cittadine presenti.
Per dare a tutti la possibilità di seguire l’incontro anche da remoto, l’Associazione DeSaLeo, nella persona di Antonella Vescovi, ha offerto il servizio di Live Streaming sulla piattaforma social Facebook. Oltre a questo servizio, la DeSaLeo ha offerto anche il reportage audiovisivo realizzato da Michelangelo Consiglio.
Ma veniamo al nocciolo della questione: l’abbattimento dei pini.
Come molti di voi già sanno, la causa che spinge la pianta a far risalire le proprie radici in superficie è l’impermeabilizzazione del suolo che non permette il passaggio dell’acqua e dell’ossigeno che sono condizione essenziale per il nutrimento e la sopravvivenza della pianta. Infatti, i pini mediterranei, specie arborea ad attitudine spiccatamente ruderale, vivono bene anche in terreni poveri purché ben areati fino in profondità. Noi esseri umani, invece, li costringiamo spesso a vivere in condizioni assai lontane da quelle per le quali si sono evoluti e questa “costrizione” provoca una “evasione” dell’apparato radicale verso la superficie. Ora, il problema della gestione delle radici dei pini è sempre stato molto dibattuto non solo a San Paolo di Civitate ma un po’ in tutte le città italiane: Roma, Napoli, Firenze, Forlì, Bologna, Reggio Emilia e in centinaia di altre città che negli ultimi anni hanno perso numerosissimi esemplari di pini italiani, tanto che molti ambientalisti hanno parlato di vera e propria “strage”. Gli esperti, tuttavia, concordano sul fatto che in alcuni casi i pini in città possono rappresentare una criticità proprio a causa delle loro radici superficiali che mal si armonizzano con la gestione delle strade e con la sicurezza. Ma avvertono anche che i pini non sono certo l’unica causa del dissesto stradale: tombini infossati, fenditure dell’asfalto dovute alla pioggia, intenso traffico veicolare contribuiscono ad “ammalorare” la pavimentazione delle strade cittadine. A tale proposito mi vengono in mente i mezzi pesanti, camion o autoarticolati, che, con le loro decine di tonnellate, attraversano, soprattutto nella stagione estiva, piazza Aldo Moro con raggi di sterzata mozzafiato, costringendo pedoni, ciclisti e carrozzine a esercizi di abilità e destrezza per non essere travolti.
Alla luce di tali considerazioni, sarebbe pertanto auspicabile che il progetto di valorizzazione di piazza Aldo Moro mettesse in campo un percorso di riqualificazione integrata con interventi non solo rivolti al rifacimento del manto stradale, della pavimentazione e delle panchine, ma anche del verde urbano, poiché esso rappresenta una grande risorsa dal punto di vista paesaggistico, estetico, ambientale e, perché no, anche psicofisico. Il tema del verde pubblico dovrà essere affrontato, a mio avviso, in modo sistematico con risorse e strumenti tecnici idonei per una corretta pianificazione, progettazione, gestione e fruizione degli spazi verdi al fine di massimizzarne i numerosi benefici ambientali minimizzando i rischi. In questa prospettiva si rivelerà cruciale il coinvolgimento attivo della cittadinanza nella gestione e valorizzazione partecipata di questo importante bene comune, risorsa multifunzionale per il paese e i suoi abitanti.
Se si procederà in tal senso va da sé che piazza Aldo Moro, nella sua nuova veste, tornerà a svolgere la sua funzione di spazio condiviso, di luogo privilegiato in cui sarà possibile restituire fisicità alle relazioni e sperimentare una rinnovata prospettiva di futuro, di democrazia, di mescolanza di ceti, di mestieri, di età, di condizione sociale. E per quanto i nuovi stili di vita e abitativi abbiano cercato di sostituirla con quella virtuale, piazza Aldo Moro, con la sua caratteristica forma allungata, rimarrà ancora un luogo identitario per tutta la popolazione di San Paolo di Civitate, un luogo privilegiato dove esperire l’arte dell’incontro e il welfare generativo di prossimità.
Buon caffè all’ombra di nuovi alberi!