COMUNE DI SAN PAOLO DI CIVITATE
Buonasera a tutti.
Preliminarmente mi sembra opportuno dare inizio all’odierna seduta consiliare rivolgendo un appello a tutti i Consiglieri Comunali, i quali sono invitati a mantenere un atteggiamento pacifico e consono alla posizione istituzionale rivestita ed evitare ogni forma di scontro, per meglio illustrare ai nostri amministrati la situazione economica in cui versa il nostro Comune e cosa ci accingiamo a deliberare.
Nessuno di noi avrebbe mai pensato di partecipare ad un Consiglio Comunale imposto dal Prefetto, per ivi dover dichiarare il dissesto finanziario del Comune di San Paolo di Civitate, equivalente ad un vero e proprio fallimento.
Per più adeguatamente chiarire, perché arriviamo al dissesto, a mio parere:
- Paghiamo lo scotto di essere un Comune di piccole dimensioni, con una condizione debitoria acclarata di spesa corrente di euro 2.600.000,00 circa. Tuttavia, trattasi di un Comune senza debiti fuori bilancio e ciò depone a sfavore del dichiarando dissesto.
- Qualcuno non ha ben recepito l’importanza della delibera n. 39/2013 emessa dalla Corte dei Conti o comunque ha voluto probabilmente trascorrere inerte il proprio periodo gestionale, coincidente proprio con quello di cui alla suddetta delibera della Corte dei Conti.
Pur non ritenendo opportuno ricercare in questo momento responsabilità provenienti da anni precedenti e da altre Amministrazioni, è mio incarico palesare che il periodo monitorato dalla Corte dei Conti e su cui la stessa ha deliberato con l’anzidetto provvedimento va dal 01.01.2013 al 31.12.2015. Questa è la vera discussione di oggi.
Per rimanere in termini economici, i conti non tornano. Ed invero, dalle relazioni tecniche allegate a questa delibera, viene fuori un quadro in netto contrasto con quanto dichiarato nella delibera n. 14 del 18.06.2013, così trasmessa alla Corte dei Conti (cd. Piano di rientro).
Ecco il prospetto che chiarisce la gestione finanziaria dal 01.01.2013 al 31.12.2015:
Marzo 2013- delibera Corte dei Conti n. 39/2013
Criticità economica
2.740.000,00 debiti commerciali
1.260.000,00 anticipazione di cassa
520.363,53 somma vincolata piscina (ricostituita)
4.000.000,00 totale debitoria
Marzo 2013- Decreto Legge n. 35/2013 e successive modificazioni
2.740.000,00 accesso mutuo Cassa Depositi e Prestiti
1.260.000,00 debitoria residua (anticipazione di cassa)
Delibera Consiglio Comunale n- 14 del 18.06.2013, riscontro nota CdC n. 39/13 (piano di rientro) per euro 1.260.000,00, attraverso:
- Attività di riscossione volontaria e accertata;
- Recupero somme zona “167”;
- Affrancazioni;
- Eliminazione spese non necessarie;
Scadenza 31.12.2015.
Giugno 2015- Insediamento nuova amministrazione
1.453.000,00 anticipazione cassa
521.563,53 fondi vincolati piscina, utilizzati per spesa corrente
155.211,55 fondi vincolati “San Marzano”, utilizzati per spesa corrente
1.000.000,00 debiti commerciali
3.150.000,00 totale debitoria
In due anni l’aumento della spesa pubblica è stato di euro 1.900.000,00.
Tale debitoria è accettata con beneficio d’inventario poiché successivamente si evidenziano altre debitorie (legge 33, castello, villa comunale, rivalsa della provincia sui tributi locali, etc.). Oltre ai contenziosi di difficile quantificazione.
Per le esposte ragioni si è reso, dunque, indispensabile la nomina di un delegato, riconosciuto nella persona dell’Assessore D’Antino, che a breve relazionerà in merito.
Perché tale situazione:
- Per ciò che concerne la società incaricata agli appositi accertamenti: negli anni 2013 e 2014 e sino al 31.05.2015, nessun accertamento effettuato, ma avanzate richieste di parcelle per l’importo di euro 205.000,00 contestate più euro 44.000,00 da pagare;
- Blocco affrancazioni terreni gravati da canoni enfiteusi;
- Recupero importi per aree zona “167” (atto impopolare, in prossimità della tornata elettorale);
- Spesa non controllabile dei Servizi Sociali (sentenze Giudici presso Tribunale per i Minorenni);
- Spesa commerciale senza controllo (che trovava imputazione nei capitoli, ma in assenza di risorse disponibili).
Cosa ha fatto la nuova amministrazione dall’insediamento del 01.06.2015 (operativa dall’ottobre 2015):
- Dal fine maggio 2015 al 31.07.2016: riduzione del debito per la somma di euro 778.278,55;
- Registrazione della massa debitoria di euro 388.376,24 e ricostituzione del fondo vincolato di euro 155.211,55 “San Marzano”, attualmente pagati per l’importo di euro 155.000,00;
- Riduzione somme per contenziosi;
- Affrancazione, senza oneri a carico dell’Ente, pari ad euro 100.000,00;
- Riscossione Soget, pari ad euro 260.000,00.
In conclusione, ritengo che, probabilmente con una più diligente ed oculata gestione della finanza pubblica e se ricostituite solo le somme vincolate (piscina e “San Marzano”), non saremmo arrivati a dover dichiarare il dissesto finanziario.
Sono rammaricato nel farlo, poiché in tutti i modi ho provato ad evitare tale decisione della Corte dei Conti, particolarmente in sede di audizione presso la stessa, che, ripeto, ha riconosciuto il periodo debitorio sino al 31.12.2015, purtuttavia elogiando l’impegno profuso e la bontà dell’operato di questa Amministrazione.
La storia passata non si può cambiare, la nuova si può gestire.
IL SINDACO – Francesco Gentile