“LETTERA ALLA CHJAZZ” di Salvatore Trotta
Sono di San Paolo di Civitate e me ne vanto. I miei parenti e alcuni amici vivono tutti in paese che frequento molto spesso, a questo aggiungo anche che sono un assiduo frequentatore di Facebook, per cui sono in perenne contatto con la realtà del paese.
Faccio parte di quella folta schiera che dagli anni 60’ in poi è stata costretta ad emigrare, chi al Nord, chi in Europa per migliorare le proprie condizioni e per procurarsi un avvenire migliore. Negli anni successivi all’”esilio forzato” non abbiamo potuto fare molto per migliorare le sorti di San Paolo se non cercare di alleviare le ristrettezze economiche dei nostri cari anche solo acquistando i generi alimentari genuini, perché locali, e portarli ai nostri paesi di residenza per farli conoscere ed apprezzare.
Vi chiederete perché tutto questo cappello?
Sono trascorsi molti anni da allora e speravamo che i nostri amici, parenti nonché le nuove generazioni potessero dare un nuovo impulso per la rinascita economica e sociale, ma questo, salvo sporadiche iniziative del singolo, sono perlopiù naufragate.
Le voci correnti erano: “Ma chi si crede di essere”, “Ma chi te lo fa fare?”, “Avrà il suo tornaconto personale” e via dicendo .
La vecchia e cronica abitudine del paese, cioè quella di lamentarsi, di criticare e raramente fare, ha tarpato le ali dei volonterosi. Negli ultimi tempi però ho scoperto, anche su Facebook che qualcosa si sta muovendo. La voce di chi vuole un cambiamento radicale, senza rinnegare le proprie origini si fa sempre più alta. Le iniziative dei nostri compaesani residenti e non, si fanno sempre più numerose.
Bisogna guardare sempre il bicchiere mezzo pieno con positività, sforzo e speranza.
Unendo le nostre voci potremo, anzi dobbiamo, muovere la coscienza dei più irriducibili dello status quo, in ogni campo e farlo oltre che con le parole anche con i fatti.
Apriamoci al prossimo, smettiamo di guardare solo nel nostro orticello e digrignare i denti quando pensiamo che qualcuno solo lo osservi; non invidiamo coloro che per fortuna e impegno personale hanno avuto più successo.
Si aiuta il paese anche combattendo tutti coloro che ne fanno pessima pubblicità adulterando, contraffacendo e sofisticando le nostre eccellenze agricole: olio, vino, pomodori, grano.
Vedrete che ci riusciremo; più che una speranza il mio è un augurio che tutto cambi sempre in meglio, ci guadagneremo tutti.
A cura di Salvatore Trotta