Servizio Sanitario

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SERVIZIO SANITARIO

Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza Medica (SSUEM) è il servizio di soccorso e allarme sanitario in sede extra ospedaliera attivo in Italia e che risponde al numero telefonico 118 (In alcune realtà territoriali tutti i numeri di emergenza sono stati unificati sotto il Numero Unico Europeo 112). Il servizio è composto da una centrale operativa, in cui lavorano tecnici, infermieri e medici, e dai mezzi di soccorso (come ambulanze ed auto mediche) che vengono attivati sul territorio in risposta alle richieste di soccorso.

immagine1Svolge inoltre il compito di unico referente per le emergenze sanitarie di ogni tipo.

Il primo nucleo 118 è nato a Bologna, il 1º giugno1990 in occasione dei mondiali di calcio.

In contemporanea il 118 è stato attivato ad Udine e copriva tutta la provincia, scelta come laboratorio dalla Regione FVG che, assieme all’Emilia-Romagna, è stata quindi la prima regione ad attivare il servizio.

Nel 1990 Bologna Soccorso era ancora un nucleo indipendente, ma già rispondeva al numero 118.

In seguito al Decreto (il c.d. decreto de Lorenzo) del Presidente della Repubblica n. 467600 del 27 marzo 1992 a firma di Francesco Cossiga, furono costituite le centrali operative 118 anche in altre città, sulla base delle innovazioni introdotte a Bologna.

Questi punti di forza riguardavano principalmente la coordinazione delle varie associazioni di volontariato, i cui interventi venivano gestiti da un centro unico che impediva sovrapposizioni di interventi e incomprensioni; la gestione delle emergenze fu affidata a personale infermieristico appositamente preparato (con competenze di telecomunicazioni e informatica, nonché competenze sanitarie), mentre la parte medica venne affidata ad un medico responsabile.

La chiamata viene generalmente smistata automaticamente alla centrale operativa 118 competente territorialmente alla zona fisica dove si trova il chiamante.immagine2

Nelle centrali operano medici, infermieri e operatori tecnici con specifico addestramento; la procedura prevede la localizzazione dell’evento e una valutazione immediata del livello di urgenza della chiamata. Il personale al momento della risposta:localizza l’evento, tramite un software gestionale dedicato dotato di modulo cartografico (sistema informativo geografico) valuta la gravità dell’evento, ponendo alcune domande semplici al chiamante, e assegna alla richiesta una priorità di intervento attraverso l’attribuzione di un codice colore di gravità;

invia i mezzi di soccorso idonei all’emergenza e al suo livello di priorità. I mezzi generalmente utilizzati sono le ambulanze, l’auto infermieristica, l’auto medica e l’intervento di elisoccorso.

Le domande poste dall’operatore telefonico riguardano principalmente:

  • Dove è il luogo dell’emergenza: vanno indicati il comune, la via e il numero civico più vicino. Importante fornire precisi riferimenti ( bar, stazione, statue ecc. che possano agevolare l’individuazione del luogo ). Se necessario, bisogna segnalare eventuali difficoltà sul percorso che potrebbero ostacolare i soccorsi.

Se disponibili, e se richieste dall’operatore, potrebbero risultare utili, specialmente per l’intervento

dell’elicottero, le coordinate (latitudine, longitudine) rilevate dal GPS.

  • Cosa è successo: il chiamante deve dare in modo sintetico tutte le informazioni di cui è a

conoscenza, specificando:

  • Tipologia dell’evento avvenuto;

  • Livello di coscienza della vittima e se la vittima ha respiro e circolo o meno;

  • Descrizione della scena e dettagli come presenza di persone incastrate, principi di incendio,sostanze chimiche o pericolose, edifici pericolanti, intralcio al traffico, ecc.

  • Identificazione del chiamante: viene verificata l’autenticità della chiamata. Il passaggio può essere omesso laddove vi sia la possibilità di identificare il chiamante tramite il numero di telefono o dove siano presenti i sistemi di riconoscimento automatico del chiamante.immagine4

  • Recapito telefonico: può essere richiesto (nel caso non sia disponibile automaticamente) per eventuali contatti da parte della Centrale Operativa in caso di necessità, richiesta di chiarimenti o di comunicazioni.

È molto importante che la comunicazione sia chiusa solo dall’operatore, mai dal chiamante, per accertarsi che siano stati comunicati tutti i dati. Dopo la chiamata, è opportuno che il chiamante tenga il telefono libero.

Ad ogni evento, in relazione alle informazioni raccolte, viene associato un Codice Colore di gravità che è riportato nell’elenco sottostante.

Codice Colore definizione:

Bianco, non critico: si definisce non critico un servizio che, con ragionevole certezza, non ha necessità di essere espletato in tempi brevi.

Verde, intervento differibile

Giallo, intervento indifferibile – urgente su paziente/i con compromissione di almeno una funzione vitale. Utilizzo del segnale acustico di emergenza (sirena) e lampeggianti blu (in alcune realtà solo su esplicita autorizzazione della Centrale Operativa)

Rosso, intervento di emergenza su paziente/i con compromissione di più di una funzione vitale.

Utilizzo del segnale acustico di emergenza (sirena) e lampeggianti blu (in alcune realtà solo su esplicita autorizzazione della Centrale Operativa).

Una volta accolta la chiamata, l’infermiere della Centrale Operativa passa la scheda dati ad un operatore radio, che sceglie il mezzo più idoneo e competitivo disponibile della zona di competenza (o la più vicina al luogo dell’incidente) alla quale assegnare il servizio.

L’equipaggio del mezzo di soccorso riceve tramite ponte radio dedicato o telefonata da parte della CO 118 alla propria sede, l’indirizzo, il nominativo del paziente ed un codice (che può riunire il codice di priorità ed altri dati come il tipo di intervento e la zona geografica), l’orario ed un numero identificativo del servizio. Solo nei casi più gravi vengono anche date informazioni personali sullo stato del paziente,poiché le comunicazioni via radio sono soggette a rischi riguardanti la privacy per quanto possibile.

Esistono tre tipologie di mezzi di soccorso:

Mezzo di soccorso di base (MSB): Ambulanze con a bordo solo personale tecnico soccorritore certificato e abilitato ai servizi 118, e attrezzature sanitarie dette “di base” (protocollo BLS).

Prevede la presenza di norma di almeno 2 o 3 (in base ai vari protocolli locali) operatori tecnici soccorritori, che possono essere sia volontari sia dipendenti delle vari “croci” convenzionate, e che siano qualificati ai servizi di soccorso sanitario urgente dopo aver seguito uno specifico iter formativo dipendente dalla realtà territoriale presa in esame ed eventualmente con brevetto BLS-D (uso del defibrillatore semiautomatico); uno di essi copre il ruolo di autista e un altro quello di capo-equipaggio, e un altro ancora quello di soccorritore (nelle realtà dove i soccorritori sono in tre). Al regolare equipaggio di 3 persone, in base ai regolamenti locali può essere aggiunto un soccorritore in addestramento,o un ulteriore soccorritore qualificato (noto come “Quarto”).

Mezzo di soccorso intermedio (MSI ): Ambulanza che oltre a 2/3 soccorritori (di cui uno autista) prevede nell’equipaggio un infermiere addestrato ed autorizzato ad applicare algoritmi di intervento avanzati.

immagine6Mezzo di soccorso avanzato (MSA), Ambulanza detta anche ambulanza medicalizzata: poiché nell’equipaggio sono compresi uno o due soccorritori (di cui uno autista), un infermiere e un medico, spesso anestesista-rianimatore, provenienti dai reparti di pronto soccorso o direttamente dalla centrale operativa. I medici a bordo devono essere stati formati e abilitati tramite corsi, teorici e pratici, specifici espletati da istruttori certificati dalla I.R.C. ( Italian Resuscitation Council ) l’unico centro ad essere riconosciuto e validato a livello nazionale e internazionale.

Un altro tipo di MSA è l’auto medica, un’automobile, spesso su base “SUV” o “monovolume“, non adibita al trasporto dei pazienti e che, guidata da un soccorritore, trasporta medico ed infermiere sul luogo dell’evento in supporto ai mezzi di base (MSB), nelle realtà dove le ambulanze sono solo MSB: in caso di necessità essi seguiranno il paziente a bordo dell’ambulanza. In alcune zone dì Italia, è attivo un altro tipo di MSI, definito “auto-infermieristica”, ossia una automobile, che guidata da un operatore soccorritore trasporta un infermiere verso il luogo dell’ evento in supporto agli MSB. In caso di incidenti stradali, la Centrale Operativa provvede ad allertare la Polizia Stradale o la Polizia Municipale per i rilievi e la gestione del traffico veicolare nel luogo del sinistro, e se necessario i Vigili del Fuoco per il soccorso tecnico. All’occorrenza il 118 può anche richiedere l’intervento delle squadre di soccorso alpino.

Arrivati sul posto, il personale inviato procede alla valutazione dell’infortunato e, dopo le manovre di stabilizzazione e di primo soccorso, contatta la centrale operativa per trasmettere i dati del paziente, la situazione riscontrata e per ottenere indicazioni in merito alla struttura ospedaliera verso cui eventualmente recarsi. Non sempre si viene inviati all’ospedale più vicino, in quanto la patologia del paziente può richiedere un ospedale con reparti altamente specializzati, come un centro traumatologico,pediatrico, oftalmologico e così via. All’arrivo in Pronto Soccorso, l’infermiere di triage rivaluta il paziente,e stabilisce il codice colore con cui sarà trattato nel reparto.

Nel caso sia necessario un trasporto rapido a grande distanza, o se la località dell’evento è difficilmente accessibile, può essere inviato l’elisoccorso, che trasporta medico, infermiere e un tecnico di elisoccorso (oltre al pilota e al tecnico aeronautico) che ovviamente possono caricare il paziente per trasferirlo nell’ospedale più adeguato.

Per non incorrere nel reato di omissione di soccorso, al cittadino che assista ad incidenti è sufficiente allertare i servizi di soccorso. Inoltre può prestare, se in grado e se dispone delle conoscenze adeguate,un primo soccorso all’infortunato, astenendosi tuttavia da interventi maldestri che possono risultare pregiudizievoli sia per l’infortunato (aggravando le lesioni da questi subite e provocando danni ulteriori) sia per il soccorritore improvvisato, che resta pienamente responsabile – sotto il profilo civile e penale -di eventuali danni causati all’infortunato stesso.

Dott. Vincenzo Incoronato

Medico Emergenza Sanitaria 118

Istruttore Full I.R.C.

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